Livorno, Formisano: “Classifica non esiste. Identità di squadra obiettivo primario”

Livorno, Formisano: “Classifica non esiste. Identità di squadra obiettivo primario”TMW/TuttoC.com
Alessandro Formisano
Ieri alle 23:45Girone B
di Valeria Debbia

Nella tarda mattinata di oggi, il tecnico del Livorno, mister Alessandro Formisano, ha presentato la trasferta di Pesaro. Una notizia positiva in vista della trasferta è il ritorno del trequartista Federico Marchesi, come raccolto dai colleghi di amaranta.it: “L’assetto della squadra cambia indubbiamente in funzione del ritorno a disposizione di Marchesi e, allo stesso tempo, devo dire che mi fanno ben sperare tanto la crescita di Kevin Haveri, che ha ancora bisogno di un po’ di tempo per trovare la migliore condizione, quanto il rientro a piccoli passi di Davide Gentile: si tratta di giocatori che sono tanto più importanti, se si pensa a quanto avevamo fatto nella prima parte del ritiro e fino alla partita contro la Ternana”. Tuttavia, Formisano ha messo in guardia sull’errore di affrettare i tempi di inserimento dei nuovi: “Mettendo dentro tanti giocatori nuovi che si riveleranno senz’altro fondamentali per il nostro processo di crescita, contro il Guidonia ci siamo accorti di aver provato ad affrettare troppo i tempi, rispetto alla preparazione che questo percorso ancora ci richiede”.

Parlando della partita contro la Vis Pesaro, Formisano ha sottolineato l’importanza di lavorare sull’identità di squadra più che sul risultato immediato: “Personalmente sono un allenatore che non vede questo mestiere come una questione di vita o di morte: so bene quale sia il percorso che ci aspetta, quali siano gli obiettivi e come ci si arrivi ma, dopo la sconfitta contro il Guidonia, sento ancor più la responsabilità di star vicino a questi ragazzi, perché danno tutto e hanno bisogno di un tempo per conoscersi e per stare insieme”. Il tecnico ha evidenziato la qualità dell’avversario: “Quanto alla Vis Pesaro, stiamo parlando di una squadra importante che lo scorso anno è stata nei primi posti dall’inizio alla fine e che, essendo allenata da tre anni dallo stesso tecnico, ha un’identità ben precisa; dall’inizio del campionato, i marchigiani hanno pareggiato a Pineto contro una squadra importante, hanno pareggiato contro il Rimini rimanendo in inferiorità numerica dopo dodici minuti di gioco e hanno perso ad Arezzo contro una squadra che, grazie alla propria panchina, può permettersi di cambiare pelle a partita in corso”.

Riflettendo sulla recente prestazione contro il Guidonia, Formisano ha analizzato i limiti emersi: “Tornando alla prestazione con il Guidonia, posso dire che abbiamo assistito a una prestazione disordinata dal punto di vista della mentalità, in cui abbiamo lasciato due palle gol al Guidonia tra l’11’ st e il 20’ st subendo un gol, ma il Livorno ha prevalso sul Guidonia nell’ambito dei duelli vinti e il Guidonia ha prevalso sul Livorno quanto ai lanci lunghi: la prestazione è stata insufficiente se si assume come riferimento quanto si è visto in campo, ma ciò non vuol dire che il Livorno non avrebbe potuto centrare anche l’intera posta, se avesse trovato la via della rete in avvio di secondo tempo”. Tuttavia, il tecnico guarda avanti con ottimismo: “Premesso ciò, non esiste partita migliore per dimostrare che il Livorno c’è, al di là della vittoria, del pareggio o della sconfitta: i risultati arriveranno e arriveranno con continuità, se noi diventeremo una squadra; noi dobbiamo raggiungere un’identità, la qual cosa è molto più importante di raggiungere un risultato che, me ne rendo conto, sposta i giudizi”.

Formisano ha minimizzato l’importanza della classifica in questa fase iniziale: “La classifica non esiste – ha proseguito Formisano – se noi facciamo l’errore di guardare la classifica, sia in una prima parte sia in una parte centrale del campionato, fuorviamo i giudizi sia sul valore dell’avversario sia su noi stessi perché, volendo proprio parlare di classifica, quest’ultima è irrilevante pensando al fatto che, tolte Arezzo e Rimini, il divario tra una posizione e l’altra non supera il punto”.