Padova, Jelenic: "Tornare qui emozionante, tante sensazioni positive"

18.09.2020 00:00 di Francesco Marra Cutrupi   vedi letture
Padova, Jelenic: "Tornare qui emozionante, tante sensazioni positive"
TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

E' il gionro di Enej Jelenic in casa Padova. Presentazione in diretta sulla piattaforma zoom. Queste le sue parole: “Ricordi di Padova? E’ stato emozionante tornare, ci sono tante vecchie facce che conoscevo, le sensazioni sono positive. Ho fatto i primi passi nel professionismo qui a Padova, avevo 19-20 anni, ora ne ho 28, ho girato l’Italia e son tornato. Il primo anno tra infortunio e la squadra fortissima, ho giocato poco. Nel secondo anno le cose sono migliorate a minutaggio. Nel terzo ho giocato molto, purtroppo la società è saltata e sono rimasto svincolato, ci son rimasto anche male perché qui stavo veramente bene. Come dissi quando segnai l’unica volta che son tornato da avversario, sono molto grato a questa città, ero molto emozionato, adesso c’era questa opportunità e non ci ho pensato tanto. Ho preso questa sfida perché credo che si stia facendo un ottimo lavoro, qui c’è storia, non sono più tanto giovane, ma nemmeno vecchio, voglio crescere insieme col Padova. Ho giocato a destra o sinistra, lo deciderà il mister, io penso solo ad allenarmi al 100%. Trequarti? E’ un ruolo che ho fatto l’anno scorso a Carpi perché il mister non giocava con gli esterni, per ora stiamo provando. Col Carpi? Ero in scadenza, ho giocato tutto l’anno in scadenza, la scorsa estate mi sono operato al ginocchio, ero fuori due mesi per recupero, il mercato non era gran che e sono rimasto li.

Girone e Calendario? E’ un girone tosto, sicuramente dobbiamo essere preparati, partire bene e andare con la testa giusta in ogni campo. Se nel calcio non corri, sudi e lotti, può succedere di tutto, bisogna essere concentrati e dare il massimo, gli scivoloni invece sono sempre dietro l’angolo. Mister? A Verona ha sempre fatto grandi cose, le sue squadre non erano facili da affrontare, grande intensità, ora sto cercando di integrarmi. E’ una cosa strana, senza tifosi è come giocare tutte amichevoli, bisogna trovare stimoli ognuno dentro di se. Offerte dalla Serie B? Si, ci sono stati tanti contatti, però alla fine ci ho pensato e quando è venuto fuori il Padova e ho scelto di tornare, mi son trovato benissimo, mi piace questa sfida, non ci ho pensato troppo. In cosa sono migliorato in questi anni? Su molti aspetti, quando sei un ragazzino c’hai tanti timori, hai paura, dopo con gli anni più partite fai più ti senti sicuro, sei più maturo. Anche la lingua ormai è migliorata dopo 10 anni, ora mi sento a casa, sono un ragazzo un po’ timido, ma se mi lascio andare è diverso. La colonia dell’ex Jugoslavia con Andelkovic e Kresic? Son molto amico di tutti e due, con Anton abbiamo giocato a Carpi, magari ogni tanto parliamo sloveno e ci sentiamo un po’ a casa. Un ricordo di Padova? L’esordio, anche se non è stato come speravo (a Crotone), e poi il gol contro il Brescia, il mio primo in Italia. Nel frattempo ho avuto una figlia, anche su questo punto di vista sono maturato molto. Lazarevic? E’ mio grande amico, siamo sempre rimasti in contatto, è tornato in Slovenia e ora sta cercando squadra, anche lui è cresciuto, non siamo più ragazzini”.