Padova, Rossettini: "Esser qui di nuovo mi da responsabilità e orgoglio"

12.01.2021 23:20 di  Francesco Marra Cutrupi   vedi letture
Padova, Rossettini: "Esser qui di nuovo mi da responsabilità e orgoglio"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Luca Rossettini, da questa mattina, è ufficialmente un calciatore del Padova, queste le sue prime parole in biancorosso: “Percorso professionale gratificante, puoi diventare la “bandiera” biancoscudata? Sto bene fisicamente, ho una gran voglia di re-iniziare, ieri sera alle 7 ero a Lecce, stamattina ero a Padova, ho dormito poco, avevo una gran voglia di re-iniziare un’avventura interrotta 13 anni fa. Non mi pongo problemi di “bandiera” eccetera, io sono padovano, lo sapete tutti, esser qui di nuovo e provare a fare quello che non ho fatto da ragazzo per la squadra della mia città mi da responsabilità e orgoglio, tutte cose che in questo periodo mi stavano mancando. Quello che volevo era tornare a sentire il profumo dell’erba fino in fondo, a sentire quella responsabilità che in questo momento mi stavano mancando. Quando si sono create le condizioni per concretizzarsi, non c’era molto da fare, era una cosa voluta da tutte e tre le parti, compreso il Lecce, era una situazione non ottimale ne per me ne per loro, mi riempie di orgoglio e gioia, voglia di andare in campo, da domani sono a disposizione del mister. Allungare di un anno e mezzo non è il mio obbiettivo, voglio vivere questi mesi fino a giugno giorno dopo giorno, partita dopo partita, rientrare in questi spogliatoi che ho frequentato per anni quando ero bambino sono sensazioni molto particolari molto forti. L’estate scorsa? Se non si è concretizzata vuol dire che non c’erano le condizioni, io avevo ancora un anno a Lecce, volevo mettermi in discussione li, non siamo riusciti a salvarci in A, volevano conquistare la promozione e volevo essere protagonista, poi mi hanno detto che non poteva essere così per me ed ho scelto di tornare.

Scelta di cuore? Non solo, anche di testa, guardi i segnali, quando le cose a Lecce non andavano come avrei creduto ho voluto fortemente tornare qui. E’ stata una scelta ragionata e ragionevole. L’addio del 2007? La mia partenza non ha lasciato strascichi, la società del tempo se mi ha venduto evidentemente ha ritenuto giusto farlo, credo abbiano preso soldi anche l’anno dopo, per me era un treno irrinunciabile al tempo, sono dinamiche normali in qualsiasi società di calcio, qui ho ottimi rapporti, tanti amici, ho rivisto le stesse facce di 15 anni fa, un po’ invecchiati. Mi piace pensare che sia un cerchio che si chiude alla grande, ho motivazioni fortissime. Opzioni in caso di promozione? No, il mio contratto scade a giugno, le motivazioni le ho già spiegate."