Pineto, Tisci: "Nel calcio il copia-incolla non esiste, si riparte da zero"

Pineto, Tisci: "Nel calcio il copia-incolla non esiste, si riparte da zero"TMW/TuttoC.com
Ivan Tisci
Oggi alle 19:50Girone B
di Valeria Debbia

L’anno scorso era subentrato a stagione in corso, mentre quest’anno Ivan Tisci partirà col Pineto dal ritiro prestagionale: il tecnico dovrà dimostrare ancora di più rispetto a quanto fatto l’anno scorso? Per lui non è così e lo dichiara in conferenza stampa: "Al contrario, è uno dei motivi per cui non vedevo l’ora di iniziare. Avere la possibilità di ripartire da dove abbiamo finito, con un gruppo di ragazzi che non vedeva l’ora di riprendere dopo i risultati della scorso anno, per me è molto stimolante. C’è grande voglia di continuare a lavorare e di portare qualcosa di nuovo per tenere i ragazzi motivati. Vogliamo integrare al più presto i nuovi arrivi, quelli già qui e quelli che arriveranno con il mercato. Parlo dopo il presidente e il direttore, che sono stati esaustivi, quindi sarò breve. Ringrazio loro, perché ho deciso di rimanere con lo stesso entusiasmo con cui sono arrivato l’anno scorso, intorno al 10 ottobre. Nonostante le chiacchiere di mercato, che è aperto per tutti, non mi piace fare l’ipocrita. Se ci fosse un mercato per i presidenti, il nostro riceverebbe richieste, perché quello che fa merita riconoscimento. Lo dico senza fare il ruffiano: sono contento e non vedevo l’ora di ripartire. Ripartiamo con una squadra che verrà rinnovata in alcuni ruoli, con tanti ragazzi che mi hanno contattato durante l’estate, entusiasti di tornare. Questo è un motivo di grande soddisfazione per me, il direttore e il presidente. Sappiamo che non sarà semplice, e anticipo una cosa: non tollero paragoni con il passato. L’ho detto al mio staff e lo dirò ai ragazzi nei prossimi giorni, perché nei primi giorni non volevo stressarli. Nel calcio, il copia-incolla non esiste, si riparte da zero. Dobbiamo raggiungere i 42 punti attraverso la crescita dei giovani, e per farli crescere serve pazienza e il coraggio di lasciarli sbagliare. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso deve essere solo uno stimolo per me, i giocatori e la società. Se diventa un’ossessione con continui paragoni al passato, non lo accetterò. Sarà una stagione difficilissima, con squadre che vorranno migliorarsi o riscattarsi. Dobbiamo pedalare e lavorare, perché il lavoro è ciò in cui credo di più".

Rispetto all’anno scorso, visto che potrà lavorare dall’estate e costruire una squadra rinforzata anche sulle sue indicazioni, ci saranno novità? Magari nel modulo o in qualcosa di diverso?
"Le novità sono necessarie, perché bisogna sempre aggiornarsi e avere ambizioni. Io, la società e i ragazzi dobbiamo portare qualcosa di nuovo. Ho un ottimo rapporto con tanti ex giocatori che ho allenato, li sento ancora, ma quando si tratta di lavoro penso alle esigenze attuali del Pineto. Questa sarà la mia terza stagione in Serie C. La prima, a Cerignola, ero un esordiente, con un gruppo per l’80% riconfermato che conoscevo solo dall’esterno. Quest’anno, in modo scherzoso, ho detto al direttore e al presidente che, nonostante le poche vacanze, le ho godute appieno, perché ero tranquillo sapendo di lavorare con un direttore sportivo che sa scegliere bene. Gli errori si possono fare, come ha detto lui, ma avevamo idee chiare, come ricostruire il reparto difensivo. Ringrazio Marafini, Ingrosso e De Santis, che hanno dato tanto e troveranno soddisfazioni altrove. Gli obiettivi prefissati li stiamo raggiungendo: i giocatori che sono arrivati e stanno arrivando sono quelli che volevamo, per caratteristiche e spirito, utili a me come allenatore e al Pineto. Non ho pupilli da portare con me, ma tra i nomi che suggerisco al direttore ci sono giocatori che conosco e che potrebbero essere utili. La memoria è fresca: il primo anno il Pineto ha conquistato una salvezza tranquilla, l’anno scorso abbiamo fatto bene. Dare continuità è l’obiettivo primario, attraverso la crescita dei giovani, con la pazienza di aspettarli anche quando sbagliano. Vorremmo vincere tutte le partite, ma a volte si cresce anche attraverso le sconfitte. Non dobbiamo perdere di vista questo".

Pensa che il prossimo campionato sarà più o meno difficile? E si aspetta di schierare Bruzzaniti titolare alla prima giornata?
"Sul campionato, come ha detto il direttore, a parte un paio di squadre, come l’Arezzo che si sta rinforzando in modo mirato partendo da un organico già importante, le altre stanno iniziando in sordina, puntando su giocatori di valore. Mi aspetto un torneo livellato come l’anno scorso, molto bello ed entusiasmante, con tante squadre che vorranno fare bene, riscattarsi o confermarsi. Noi siamo tra queste, quindi sarà molto difficile. Per questo predico pazienza, prudenza e grande spirito di attaccamento da parte di tutti, inclusa la stampa. Per quanto riguarda Bruzzaniti, l’ho detto in diverse interviste estive: sarei felice di vederlo in Serie B, se lo merita. Se arriveranno opportunità per un salto di categoria, in linea con le esigenze della società, sarò dispiaciuto a livello tecnico, ma contento per il ragazzo, perché l’ambizione è fondamentale. Se però sarà in campo alla prima di campionato, non sarò certo scontento. Il direttore ha già detto tutto sul mercato, vedremo cosa accadrà".