Samb, Montero: "Triste per Bergamo, mi ha accolto come un figlio"

Paolo Montero, tecnico della Sambenedettese, è intervenuto in videochiamata sui social rossoblù per commentare il momento caratterizzato dall'emergenza Coronavirus: "Per fortuna un mese e mezzo è arrivata la mia famiglia ed ora sono chiuso in casa con loro. Sono dispiaciuto per quanto sta accadendo, soprattutto a Bergamo, la prima città che mi ha accolto come un figlio. Quello che si vede nei telegiornali è molto triste. Faccio fatica a pensare che stiamo riflettendo sulle date della ripresa del campionato, anche se mi rendo conto che è ovvio che ci siano interessi economici nel calcio. Io sono uscito solo due volte per andare al supermercato, ora faccio tutto online. Bisogna adattarsi: è un momento critico. Siamo tutti preoccupati perché la situazione è molto grave.
Bisogna fare questo sforzo, come in Cina. In Uruguay? Purtroppo è arrivato anche lì, ma stiamo chiudendo tutto subito anche lì. Se dovesse toccarci come in Italia, sarebbe durissima. Si tornerà a giocare? Per gli inizi di maggio, ma non ci credo. Ancora deve arrivare il picco più alto. L'Italia è sempre stato il paese numero uno in beneficenza, gli italiani non sono mai cambiati: sono generosi, così come lo sono i calciatori. Ma ora gli eroi sono gli infermieri, i medici, il lavoro che stanno facendo mi lascia senza parole".
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