Top & Flop di Carrarese-Virtus Entella

Ok, allora aveva ragione quel mercoledì. A dire che la Carrarese è una squadra in tutto e per tutto e che la Virtus Entella probabilmente lo diventerà, ma non ora, non in questi pomeriggi tra l'estate e l'autunno. Non è una sera in mezzo alla settimana a sottolineare le differenze tra toscani e liguri, forse c'è qualcosa di più. C'è sicuramente l'approccio del confronto diretto, con gli uomini di Dal Canto subito battaglieri e letali con uno Schiavi che dipinge calcio e con Giannetti e Capello a farsi trovare pronti, entrambi con la testa in senso stretto e in senso lato. E' una mischia a tenere a galla la Virtus Entella (Satalino si oppone a Zamparo ma nulla può sulla ribattuta di Sadiki), e forse lo sarebbe stata ancor di più l'espulsione di Della Latta all'alba della ripresa. Ma Zamparo si fa cacciare ed è di nuovo parità numerica: è una Carrarese che torna avanti, nella sostanza ancor prima che nella forma con il 3-1 di Capello. E qui finisce, anche se i giri di lancette non sono ancora novanta. Nessun verdetto, il tempo è ancora solamente delle impressioni: è la Carrarese la squadra più in forma e, a provare ad ucciderla, probabilmente, non sarà la vicina di casa.
Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questo pomeriggio allo stadio "Dei Marmi-Quattro Olimpionici Azzurri" di Carrara.
TOP:
Schiavi-la coppia d'attacco-Grassini (Carrarese): premesso. Su Mercati sarà probabilmente un copia-incolla fino a maggio. Gioca molto di fisico e quindi il "giallo" in ogni partita è una delle poche cose assodate di questa vita intensa e futuro incerto: detto questo, basta rivedere l'azione del terzo gol per comprendere la sua tecnica e la sua visione di gioco. Per non annoiare il lettore scegliamo dunque Schiavi, altro ragazzo rinato sotto la cura Dal Canto: due cross davvero chirurgici per il primo e il secondo gol dei marmiferi e, più in generale, grande presenza in mediana. I suoi lanci per Capello e Giannetti sembrano già essere uno dei tanti binari vincenti di questa Carrarese che annovera tante modalità per arrivare davanti al portiere avversario. Ma TOP è anche un ragazzo che, per ruolo, difficilmente riempie le copertine: Grassini ha avuto un biennio difficile, contornato anche da infortuni non semplici da gestire. Questo inizio di stagione, peraltro in perenne (e fruttuosa) coabitazione con Frey, sembra davvero un giocatore molto maturato, con un buon bilanciamento tra le due fasi come deve avere ogni buon quinto che si rispetti. Brava la Carrarese ad aspettarlo, perché se è facile comprare il bomber di grido, non altrettanto è scontato avere pazienza con un giocatore che, per mille motivi, ha bisogno dei suoi tempi. Il cross che offre a Capello il 3-1 è un punto di arrivo e un nuovo punto di partenza. COME DICE LECLERC, MA IN UN ALTRO SENSO...NO WORDS!
Sadiki (Virtus Entella): difficile trovare qualcuno dei liguri sopra la media o qualcuno nettamente al di sotto. Sarebbe quasi più semplice, per certi versi, annotare quei due-tre che si beccano un "4" anziché dover analizzare una squadra che registra un "5" più o meno generalizzato. E qui si apre la difficile settimana di Volpe, perché effettivamente ci si è accorti fin da subito che a scendere in campo è stata una squadra impaurita, con poche idee e produttrice di quella manovra che usualmente si definisce "sterile". Poi c'è sempre qualche fiammata che ricorda come la Virtus sia una squadra di valore, ma quattro episodi all'interno di un predominio costante marmifero sono troppo pochi per poter immaginare un tabellino differente. Il gol di Sadiki in mischia fa conoscere questo centrale difensivo che farebbe invidia al personaggio di Ajeje Brazorf, tante sono le nazionalità coinvolte (doppio passaporto canadese-kosovaro, primi vagiti in Germania e ancora breve carriera -Kosovar ha 24 anni- che si snoda tra Canada, Inghilterra, Croazia, Scozia e Irlanda). Già solo per questo è TOP. E in questi pomeriggi un po' così, ciò basta e avanza per ottenere l'ambito (?) premio. C'E' POCO DA RIDERE
FLOP:
Della Latta (Carrarese): vabbè, qui è facile. Primo tempo di sostanza, poi, dopo pochi minuti dall'intervallo, questa irruenza un po' inutile su Favale con il pallone ormai sul fondo. Detto che il "giallo" già probabilmente bastava e avanzava, è stato un cartellino che davvero poteva costare caro. Di lì a poco la mano di Zamparo è anche una mano che "salva" la Carrarese e lo stesso Della Latta, ma è proprio in questi sei minuti che la Virtus Entella deve rimpiangere una superiorità numerica mai concretizzata. Poco male! A vedere anzi il lato positivo, diciamo che questo "rosso" toglie paradossalmente alcuni pensieri a Dal Canto che avrebbe forse, in cuor suo, la voglia di fare un minimo turn-over dopo questa intensa settimana ma...chi può togliere? Giocano bene tutti, in mediana soprattutto. Così ad Alessandria il tecnico sarà costretto a inserire almeno una pedina, un fatto se vogliamo anche positivo per una ampia rosa che ora va gestita con grande oculatezza. I FLOP DI QUESTA CARRARESE SONO MERCE RARA
Le scorie di un mercoledì nero (Virtus Entella): quando il TOP e il FLOP combaciano drammaticamente. Sicuramente dietro la lavagna va la difesa nella cura della fase strettamente difensiva, quindi il peggiore probabilmente è Pellizzer anche perché la Virtus Entella prende due sberloni a reparto praticamente schierato, sia sul gol di Giannetti, sia -anche se è un calcio piazzato in movimento- sul raddoppio di Capello. Ma non sono comunque solo gli episodi a condannare i liguri. Anche perché per la gestione della fase difensiva, da che mondo e mondo, esistono le medicine del lavoro specifico, ma non così facile è curare la timidezza, l'idea di una impotenza, la sensazione di mancare in qualcosa, la tensione agonistica scaricata in certi frangenti in modo sbagliato (in questo senso, non certamente edificante il "rosso" a Zamparo, con una mano colpevole che trova la complicità di un atteggiamento vittimistico esagerato e altrettanto censurabile da parte del difensore locale D'Ambrosio). Qui non basta una lavagnetta, ma bisogna lavorare "di testa". Tempo ce n'è, tutto è ancora rimediabile, ora che il fuoco può ancora essere circoscritto. Una nota, inevitabile: Cicconi e Capello, tra i migliori della gara e ceduti quasi sul gong agli avversari odierni, due nomi che stasera sono spine... UNA SETTIMANA INTERA PER REAGIRE
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