Aveva ragione Baldini. La C alla prova costume: SPAL ennesimo caso calato dall’alto

Aveva ragione Baldini. La C alla prova costume: SPAL ennesimo caso calato dall’altoTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Ivan Cardia

Il Pescara in Serie B. Silvio Baldini l’aveva detto a suo tempo, e l’avevano preso per pazzo. Invece era visionario e aveva ragione lui. La provocazione vorrebbe: fatelo ct della Nazionale. Ma restiamo seri, anche se magari il pensierino verrebbe. Se la vittoria degli abruzzesi conferma che le seconde non vincono - di recente -, rompe anche la tradizione per cui comunque le promosse si pescano tra secondo e terzo posto. E ribadisce un concetto: la panchina, alla fine, fa la differenza. E pure la capacità di credere in un progetto, cosa che a Terni non è avvenuta.

La C si prepara alla prova costume, quella che porterà a verificarne lo stato di salute in vista dell’estate. Se noi abbiamo paura di trovarci sempre un po’ ingrassati, la categoria rischia l’esatto opposto, di scoprirsi sin troppo dimagrita. Ne abbiamo parlato nelle scorse settimane: a saltare, purtroppo, saranno diversi club. Può anche avere un effetto positivo sul sistema, pensando alla scorsa stagione.

C’è un elemento di riflessione ulteriore, però: il caso della SPAL - e continuiamo a ritenere che la differenza tra ripescaggio e riammissione vada in qualche modo ridefinita - è l’ennesimo calato dall’alto. Di una squadra che (ovviamente non nella scorsa stagione) era in B e ha fatto fatica a sostenere il passaggio di categoria. I precedenti sono numerosi, del resto non esiste alcun meccanismo - a differenza del paracadute tra A e B - per ammortizzare la caduta. E le grandi piazze soprattutto faticano a gestire le pressioni, spesso c’è un tema di classe dirigente che non prepara il terreno. Come dire: non sempre, nonostante la narrazione, i problemi nascono in C. Anzi, molto spesso si limita a ereditarli.