Vis Pesaro, Stellone: "Cambio di modulo? Non credo. Partita aperta"

Tempo di vigilia del gara di andata del secondo turno fase nazionale playoff per la Vis Pesaro domani ore 20 contro il Pescara. In conferenza ha parlato il tecnico Roberto Stellone dopo la rifinitura svoltasi a porte chiuse:
"Siamo soddisfatti del passaggio del turno e della della vittoria, ora pensiamo a fare queste altre due partite dove affrontiamo una squadra che abbiamo già incontrato in campionato, una squadra forte, ben allenata e in salute. Saranno due partite difficilissime, ma ragioniamo sempre nei 180 minuti. Abbiamo 3 squalificati, Okoro, Pucciarelli e Paganini, infortunati Forte, Palomba e Peixoto. In più ci sono 6 diffidati che però non devono fare calcoli. Loro hanno avuto una partita in meno rispetto a noi essendo arrivati quarti e hanno il vantaggio dei due risultati su tre nell’arco delle dei 180 minuti, però ce la andiamo a giocare".
Riguardo alle assenze di domani ha aggiunto: "Non credo. Comunque noi conosciamo il Pescara, sappiamo che è una squadra che spinge e che crea superiorità numerica in area, crossa, dribbla e spinge con i terzini. Al di là dei moduli, a volte ci abbasseremo, a volte staremo intermedi e a volte andremo a prenderli alti. Lo stesso faranno loro con noi. Sono partite dove i moduli lasciano il tempo che trovano, quello che conta è lo stato fisico mentale, e mentalmente stiamo bene, fisicamente un po’ meno date le quattro partite in pochi giorni, ma visto l’entusiasmo troveremo le energie. Il Pescara è una squadra forte, costruita per vincere il campionato e partita benissimo all’inizio del campionato, dopo tante vittorie di fila la prima la persero qui in una partita difficile per noi, nonostante l’uomo in più. Vukovic fece grandi grandi parate e riuscimmo a vincere grazie a organizzazione e spirito. Al ritorno primo tempo equilibrato, ci fu l’espulsione a fine fine primo tempo e poi secondo me abbiamo meritato di andare in vantaggio, siamo poi stati un po’ ingenui a farli pareggiare, perché non abbiamo chiuso i conti in un paio di occasioni. Sarà una partita dal risultato aperto.
Io sto a Pescara perché è una bella città. Si sta bene, e spesso vado allo stadio a vedere la partita. Sono amico del presidente e conosco molti dei dirigenti però finisce lì. Io amo Pesaro e amo la città, la società e i miei giocatori, sono felicissimo di stare qui e di continuare questo sogno, perché per noi è un sogno quello che stiamo vivendo e dobbiamo alimentarlo, tenendo accesa questa fiammella di speranza, perché se siamo arrivati fino a questo punto vuol dire che abbiamo dei valori, che abbiamo già fatto vedere in campionato, ma che stiamo tirando fuori alla grande nei Playoff.
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