Avellino, Capuano: "Chi non se la sente può aiutare il magazziniere"

22.02.2020 15:30 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Avellino, Capuano: "Chi non se la sente può aiutare il magazziniere"
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Come sempre un fiume in piena mister Ezio Capuano, tecnico dell'Avellino, che nel presentare il match col Rende ha dichiarato: "Non è mio costume cercare alibi. Voglio ricordare che nelle ultime undici partite abbiamo perso due volte, una su calcio d'angolo e una per un rigore ampiamente generoso. Abbiamo sempre fatto grandi prestazioni, escluso il primo tempo con la Cavese. Questi ragazzi quindi vanno applauditi per quanto fanno quotidianamente. Fare risultato a Rende significherebbe avvicinarsi all'obiettivo. Andremo ad affrontare una buona squadra, che nella scorsa partita ha fatto 2-2 a Potenza. Noi arriviamo con tanto acciacci ma faremo la nostra partita consci del nostro valore. Sapevamo che alcuni elementi venivano da un lungo periodo di inattività, sarà quindi fondamentale la gestione del minutaggio, in quanto arriviamo con tante assenze a questi due incontri ravvicinati. Sandomenico ha avuto qualche problema anche stamattina, lo porteremo con noi e vedremo. Izzillo è un giocatore forte, può essere un top player della categoria ma veniva da zero minutaggio e ora come ora è al massimo al 40%. Ricordiamoci che abbiamo fatto 1-1 a Francavilla in dieci e poi loro hanno vinto una settimana dopo 0-2 a Terni. Saremo più forti di tutte le avversità.

Il Rende ha giocatori importanti, Libertazzi e Vivacqua, Blaze, Nossa. Diamo anche merito all'Avellino che anche in tante avversità sta facendo bene. Le partite facili non esistono, il Rende è una squadra forte che si giocherà la partita della vita. Noi ci giocheremo una gara che può valere la probabile storia e quindi dovremo avere più fame di loro.

Non è facile riportare l'attenzione sul rettangolo di gioco perché i giornali come li leggiamo tutti lo fanno anche i calciatori. Un allenatore deve essere coerente, perché quando gestisci tanti giocatori devi farlo con credibilità. Quando c'è un giocatore che non c'è con la testa lo devi lasciare a casa. Così acquisisci la fiducia dello spogliatoio e purtroppo lo faremo un'altra volta. Un allenatore è come un padre, e un figlio a volte va lasciato a casa, a fargli guardare un film, a farlo divertire un po' e poi magari il giorno dopo va a tremila. 

Mi hanno insegnato nella vita che quando non puoi vincere, non devi perdere. Non significa che li aspetteremo dietro la linea della palla, ma andremo lì per vincere. Chiaro che eventualmente potremo giocare per due risultati. Chi non se la sente magari può dare una mano ad Antonio, il magazziniere, oppure i massaggiatori. Chi scende in campo deve sputare sangue".