Catania, Camplone: “Formazione ancora da studiare. Ci vuole coraggio”

19.10.2019 15:30 di Dario Conti   vedi letture
Catania, Camplone: “Formazione ancora da studiare. Ci vuole coraggio”
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Alla vigilia del match contro la Vibonese, in programma domani alle 15 allo stadio "Luigi Razza", ha parlato il tecnico del Catania, Andrea Camplone, presentando con queste parole l’impegno esterno contro i calabresi:

“Non abbiamo recuperato quasi nessuno, perché Saporetti continua ad allenarsi a parte, come Esposito. Forse porteremo Mbende con noi, ma lo valuteremo domani. Non credo che giocheremo con un modulo diverso dal 4-3-3, abbiamo Noce e Pino in difesa. Abbiamo recuperato anche Biagianti, anche se potrebbe essere una forzatura inserirlo, visto che è stato fermo diverso tempo. Bucolo è stato un mese fuori e gli manca la partita. Abbiamo avuto qualche problemino con Dall’Oglio, perché è stato fermo ad inizio settimana, lo stesso Rizzo è stato fermo un paio di giorni. E’ ancora tutto da valutare, la formazione è ancora tutta da studiare. Se vogliamo schierare tre punte, compresi Curiale e Di Piazza, devono correre, perché non li possiamo tenere fermi davanti. Dipende da loro, se intendono correre e sacrificarsi per la squadra, possono giocare insieme, altrimenti abbiamo altre soluzioni, come quella di portare Mazzarani in avanti. Lui ha iniziato a giocare a centrocampo, ma andava troppo in giro in mezzo al campo, quindi abbiamo deciso di portarlo più avanzato. Fascia di capitano? Non è un problema chi la porta, io la cambierei ogni giornata, anche perché si responsabilizza maggiormente tutti. Non è la fascia che ti fa capitano, ci sono tante sfaccettature. Il capitano dovrebbe essere un leader. Non abbiamo cambiato nulla, è stata una settimana di carico. Credo che solo Mbende ha subìto un guaio muscolare. Gli altri infortunati sono di lunga durata. Domani incontriamo una squadra come la Vibonese, che gioca a viso aperto. Conosco molto bene Modica, gioca un 4-3-3 molto propositivo e spregiudicato ed è un seguace di Zeman. Sicuramente non farà le barricate e per questo motivo sarà bello giocare. Non troveremo una squadra che ti viene a marcare a uomo, come ha fatto con noi la Virtus Francavilla. Lodi in mezzo ci dà le geometrie che ci deve dare, nelle mie squadre ho sempre avuto giocatori bravi ad impostare e lui in questo è bravo. Gli altri devono adattarsi, non possiamo avere undici architetti in campo. Noce? Sta bene, è un ragazzo intelligente, si allena da quattro mesi insieme a noi. Oltre a lui c’è anche Pino, un ragazzo molto interessante. Se Mbende non dovesse riuscire a recuperare, potremmo farli giocare. Sul reintegro dei tre giocatori, non posso esprimermi perché è stata una presa di posizione della società, non certo la mia. Lele Catania? Non penso che possa avere spazio in questo momento, si sta riprendendo e si sta allenando con la squadra, stiamo evitando contrasti, perché è reduce da una frattura al piede. Lui è sicuramente il più positivo, perché vorrebbe giocare anche domani, però, non vorremmo andare incontro a delle ricadute, quindi lo stiamo centellinando. Partirà con la squadra sicuramente, perché fa gruppo, ma non credo di poterlo buttare nella mischia. Sicuramente una ventata di positività c’è stata, dopo il reintegro dei calciatori. Tiriamo poco da fuori? Il problema è che stiamo poco nell’area avversaria quando giochiamo in trasferta. Anche sulle punizioni stiamo avendo qualche problema a procurarcele, nonostante ci siano giocatori bravi come Mazzarani e Lodi a batterle. La squadra, fuori casa, propone poco calcio, anche se abbiamo segnato 18 reti in questo campionato. E’ una questione di atteggiamento. Le mezzali devono essere brave ad aprirsi o a mettersi dietro le linee, devono fare quei due movimenti bene, altrimenti diventiamo prevedibili. Per non esserlo, servono le rotazioni e i movimenti a centrocampo. E’ su questo che stiamo insistendo. Dobbiamo scendere in campo con il giusto coraggio. Speriamo arrivi presto un risultato per darci quella convinzione in più”.