Catania, inizia il Lucarelli-ter: "Sogno la promozione in B. Questa piazza non è per tutti"

Catania, inizia il Lucarelli-ter: "Sogno la promozione in B. Questa piazza non è per tutti"TMW/TuttoC.com
martedì 14 novembre 2023, 20:30Girone C
di Sebastian Donzella

Cristiano Lucarelli quest'oggi è tornato a essere allenatore del Catania. È la terza volta in carriera, a distanza di tre anni dalla precedente. Queste le sue prime parole in conferenza stampa, come riportato da Catanista.com: "È stato tutto abbastanza improvviso e veloce, c'è voluto pochissimo per entrare in sintonia con Vincenzo Grella e abbiamo finito la chiacchierata a Roma dicendo che sembrava che ci conoscessimo da una vita. Siamo in sintonia sul futuro e su quello che deve essere il mio ruolo all'interno della società. Devo dire che ho percepito la forza anche economica di questa società, ma ho apprezzato il fatto che non abbiano l'anello al naso. Tramite Vincenzo ho avuto la sensazione di una società solida ma che non si vuole fare mettere in mezzo ad alcuni giochetti che ci sono nel mondo del calcio. Questo ha fatto sì che tornassi in C, nonostante alcune proposte anche dalla B. Mi ero promesso di tornare, non pensavo così velocemente ma eccoci qua.

Questa piazza non è per tutti, né per calciatori né per allenatori. Ci vogliono spalle enormi per sopportare il peso di chiamarsi Catania e dover vincere sempre e ovunque. Voglio dare quella sgasata finale che nelle esperienze precedenti non è arrivata. Il mio obiettivo è fare più punti possibili da qui a Natale chiedendo un grande supporto anche all'ambiente per cercare di far esprimere i giocatori nella maniera giusta. Devo lavorare sulla testa ed è evidente che i ragazzi sappiano giocare a calcio, ma dobbiamo sbloccarci mentalmente e ottenere qualche filotto di risultati. Serve autostima e fiducia. La differenza fra i calciatori veri e i calciatori è quella di sapersi tirare fuori dalle difficoltà. La squadra, l'ambiente, i ragazzi, tutti hanno bisogno di risultati. Oggi dobbiamo partire da questo ed io ho bisogno di gente che ci crede. Non sono il tipo che pensa che a novembre si possa gettare la spugna.

Chiedo ai tifosi e alla stampa un aiuto almeno fino a Natale. Oggi ho provato a spiegare ai ragazzi che i tifosi non sono arrabbiati con loro, ma sono così innamorati della maglia che anche se il loro figlio indossasse quella maglia se la prenderebbero pure con lui. Rispetto a sei anni fa ho più esperienza, penso sempre che l'allenatore sia un sarto e debba mettere in risalto il materiale a disposizione senza essere troppo legato a determinati moduli. L'obiettivo è vincere le partite e valorizzare il prodotto a disposizione. Io ho un sogno: sentire i tre fischi dell'arbitro che sanciscono la promozione del Catania in Serie B".