TMW Radio

Dg Picerno: "Noi una grande società. Pronti altri 3 acquisti per nuova stagione"

Dg Picerno: "Noi una grande società. Pronti altri 3 acquisti per nuova stagione"TMW/TuttoC.com
Vincenzo Greco
Ieri alle 13:15Girone C
di Redazione TC

Il direttore generale del Picerno Vincenzo Greco è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, a margine del programma 'A Tutta C', per parlare della programmazione per la prossima stagione. Queste le sue parole.

Avete già ufficializzato il prossimo allenatore e due nuovi acquisti. Meglio di così era difficile iniziare, in una categoria purtroppo caratterizzata da tante difficoltà.
“In generale siamo dispiaciuti di questa situazione perché comunque la nostra categoria continua a vivere queste situazioni poco piacevoli, che non aiutano il nostro movimento. Noi siamo una piccola realtà, ma una grande società perché siamo abituati a programmare per tempo la stagione successiva. Lo facciamo da cinque anni e grazie a Dio i risultati sportivi ed economici ci premiano. Già da tempo avevamo individuato i nuovi calciatori da portare in rosa perché li avevamo seguiti. Abbiamo già chiuso cinque trattative, anche se non le ufficializziamo tutte insieme così voi giornalisti non vedrete da lavorare nei prossimi giorni (ride).
Per quanto riguarda Mister De Luca invece è la figura ideale per continuare il nostro progetto tecnico perché ha già lavorato con noi nella passata stagione”.

Vi siete già fati un’idea di che Girone C potrà attendervi l’anno prossimo?
“Innanzitutto auguro alla Salernitana di vincere i play-out e di rimanere in cadetteria, per quanto gli spareggi salvezza siano molto difficili, soprattutto perché la Sampdoria è una squadra costruita per altri obiettivi.
Il prossimo campionato comunque sarà ancora più complicato di quello concluso, perché sono rimaste Benevento, Catania e Crotone, che sicuramente continueranno il progetto iniziato l’anno scorso. Il Girone C è sempre complicato, ti consuma. Le pressioni sono tantissime e le tifoserie si aspettano risultati immediati”.

Anche in questi tempi si sta tornando a parlare della necessità di tagliare alcune delle 60 squadre in Serie C. È veramente questo il problema della categoria?
“Per me il problema è un altro, perché prima servirebbe una riforma culturale. Quando ho iniziato il mio percorso c’erano tre gironi di C2 e due di C1. Poi si è passati a 90 squadre e successivamente a 60, ma i problemi sono rimasti sempre gli stessi. La verità è che se le società continueranno a spendere più di quanti siano gli introiti non arriveremo mai a una soluzione. Bisogna educare presidenti e dirigenti a gestire correttamente le società di calcio”.