Foggia, Cudini: "Spensierati e liberi ma senza ridere e scherzare: ci giochiamo qualcosa di importante"

29.03.2024 16:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Foggia, Cudini: "Spensierati e liberi ma senza ridere e scherzare: ci giochiamo qualcosa di importante"

Mirko Cudini, tecnico del Foggia, ha presentato in conferenza stampa la sfida in casa del Latina, come riportato dai colleghi di FoggiaCalcioMania.com: "Vedo una squadra che, al di là di qualche situazione tecnico tattica, ha voglia di fare, ha voglia di dimostrare, ha voglia di mettersi in gioco, con una mentalità in questo momento un po’ più libera, spensierata e anche una mentalità un po’ più acquisita. Ci giochiamo qualcosa di importante, siamo a cinque partite dalla fine: c’è poco da ridere, da scherzare, c’è da andare in campo e fare le cose come si deve, con entusiasmo come stiamo facendo anche noi”.

Sull'avversario: "Dobbiamo concentrarci e migliorare la fase offensiva e la costruzione del gioco. È fondamentale essere più pronti e padroni della situazione fin dall’inizio, soprattutto dopo le difficoltà riscontrate nella gara precedente col Messina. All'andata col Latina abbiamo perso in casa e forse non lo meritavamo. È stata una partita aperta, abbiamo pagato le loro ripartenze. Siamo consapevoli che dovremo giocare per vincere ma servirà grande equilibrio contro una squadra che nelle ripartenze e nella transizione è molto pericolosa".

Su Millico, giocatore del momento: "Va lasciato tranquillo. È importante non sovraccaricarlo di responsabilità, considerando la sua giovane età e la sua crescita nel contesto della squadra. Altrimenti sembra che siamo dipendenti da lui, invece non lo siamo e non dobbiamo esserlo. Anche se ha dimostrato delle qualità sul campo, ci sono ancora margini di miglioramento e bisogna permettergli di inserirsi nel gioco in modo più continuo e lucido. È fondamentale accettare le individualità dei giocatori e lasciare che esprimano le proprie qualità, ma allo stesso tempo è necessario che Vincenzo diventi più determinante senza sentire troppa pressione su di sé. La squadra apprezza le sue qualità e il suo contributo, ma è importante che si sviluppi in modo costante e che non si senta l’unico responsabile per il successo della squadra".