Sì Trapani, il sogno è realtà. Sei tornato in Serie B!

16.06.2019 07:00 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
Sì Trapani, il sogno è realtà. Sei tornato in Serie B!

Una favola, un sogno che diviene realtà. Sì Trapani, sei tornato in Serie B! I granata, nella finale di ritorno di ieri sera al "Provinciale" hanno piegato 2-0 il Piacenza. Una gara che ha visto i siciliani meritare in una gara comunque equilibrata, con gli emiliani che hanno provato a ribattere colpo su colpo. Ma sono caduti perché i siciliani sin da subito hanno fatto capire di averne di più, concedendo davvero pochissimo all'avversario in termini di chance da rete. 

Il Trapani invece ce l'ha messa tutta e ha concretizzato. Ci è riuscito per rabbia, per voglia, perché davanti al proprio pubblico. E' M'Bala Nzola a sbloccare il punteggio dopo venti minuti di gioco, l'attaccante recupera una palla al limite dell'area e con un destro immediato fulmina Fumagalli sul primo palo. Nella ripresa poi arriva il raddoppio di Antony Taugourdeau, abile a risolvere sugli sviluppi di calcio d'angolo. 

Arriva una Serie B sicuramente meritata per il Trapani. Al termine di una stagione incredibile, ricca di eventi importanti dentro e fuori dal campo. Una squadra che sembrava dover fare un campionato di contenimento, mirato essenzialmente a mantenere la categoria. Eppure tanti senatori, nonostante questo, sono rimasti. Con un direttore sportivo che ha costruito una macchina perfetta, Raffaele Rubino, scegliendo l'allenatore rivelazione del torneo, Vincenzo Italiano, si è confezionato il miracolo. 

Certo, poi è arrivato il cambio di proprietà, i dubbi, i contrasti tra i giocatori e la società. Ma il futuro del club, per una notte, può essere messo da parte. Perché c'è da sottolineare l'impresa di una squadra che ha schiacciato tutto e tutti, nonostante le difficoltà. E, dopo due anni di purgatorio, torna per la seconda volta in Serie B. 

I meriti vanno divisi tra tutti. Dai già citati Rubino - poi separatosi dai granata - ad Italiano, passando ovviamente per tutta la squadra. Il portiere Dini, il blocco difensivo che è stato martoriato dagli infortuni, Antony Taugourdeau e Pedro Costa Ferreira, che si sono riscoperti difensori quando dovrebbero essere centrocampisti, Francesco Corapi, Toscano ed Aloi. Gli attaccanto poi, da Evacuo a Nzola, da Tulli a Ferretti e Golfo. 

Ma proprio Vincenzo Italiano, il trapanese di Karlsruhe, sembra essere stato l'uomo in più: "Sembra impossibile (così sulla maglietta indossata dal tecnico, ndr)? Siamo partiti in ritardo nella costruzione della squadra, abbiamo avuto tantissimi problemi, ma piano piano è venuta fuori una squadra straordinaria. Abbiamo fatto qualcosa di impensabile. Ringrazio tutti, dal primo all'ultimo. Io sono stato un martello e sono stato contento di averli allenati. La tensione del pre-gara e il timore di non ottenere questo risultato... sono troppo felice".

Adesso è il momento di vivere il sogno. Sperando che duri ancora a lungo.