Siracusa, Turati: "Dopo Cerignola in silenzio, abbiamo sofferto tanto"

Dopo la sconfitta della scorsa settimana contro l'Audace Cerignola, il Siracusa ha lavorato in vista della sfida contro il Benevento. Ne ha parlato nella conferenza della vigilia mister Marco Turati: "È stata una buona settimana, anche se dovevamo smaltire la batosta di Cerignola. Abbiamo rivisto la partita, analizzando le tante cose buone fatte, ma anche i punti lasciati per strada, forse immeritatamente, come nella settimana precedente. Questo deve essere uno stimolo, e i ragazzi l’hanno recepito subito. Hanno lavorato bene, anche se ci manca ancora qualcosa. Purtroppo, alcuni giocatori importanti si sono fermati, e siamo un po’ indietro fisicamente, ma miglioriamo giorno dopo giorno. Affrontare una squadra forte come il Benevento, con una delle rose più costose della Serie C e giocatori fuori categoria, ci obbliga a dare il 110%. Lo abbiamo fatto nelle ultime settimane, ma ci è mancata un po’ di attenzione, su cui siamo pronti a migliorare".
Il Benevento viene da una sconfitta contro il Casarano, che difendeva a tre: "L’abbiamo fatto diverse volte l’anno scorso e possiamo farlo durante la gara, adattandoci agli avversari. Sappiamo quando modificare qualcosa, ma il nostro credo è essere aggressivi, portare pressione e rendere la vita difficile all’avversario, che si difenda a tre, quattro o cinque. L’attenzione deve restare altissima per tutti i 96 minuti, indipendentemente dal sistema di gioco".
Dopo la sconfitta con Cerignola, si è parlato di inesperienza: "Dopo Cerignola siamo stati in silenzio, abbiamo sofferto tanto. Dico sempre ai ragazzi che per migliorare bisogna soffrire. Quella partita, dati alla mano, non era da perdere. Ci siamo ripresentati martedì e abbiamo ripreso a spingere forte, come una squadra che deve salvarsi. La nostra rosa è composta al 90% da neofiti in Serie C, tranne Parigini, che ha esperienza in Serie B. Si è presentato la settimana scorsa e ha fatto un solo allenamento. Stiamo cercando di rimetterlo in carreggiata, ma non vogliamo rischiare infortuni lunghi come con Frisenna. Soffriremo, inizieremo e finiremo in undici se necessario, ma non metteremo a repentaglio i giocatori".
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