Catania riportato sulla terra, prove tecniche di fuga per Arezzo e Salernitana. Trapani: è tutta un'altra storia

Catania riportato sulla terra, prove tecniche di fuga per Arezzo e Salernitana. Trapani: è tutta un'altra storia
Oggi alle 00:00Il Punto
di Marco Pieracci

Quattro giornate di campionato sono ovviamente troppo poche per dare dei giudizi definitivi, ma abbastanza per farsi un’idea di ciò che potrebbe riservare. Previsioni estive rispettate finora nel girone C dove la Salernitana, pur dovendo recuperare una partita, si è già presa di forza la vetta della classifica con un incoraggiante tre su tre e la sensazione di aver espresso solo parzialmente un enorme potenziale da sviluppare. 

La notizia del weekend è senza dubbio la brusca e per certi versi inaspettata frenata del Catania, sonoramente sconfitto dal Cosenza in perenne clima di contestazione. Le prossime settimane ci diranno se si è trattato di un pericoloso campanello d’allarme da non sottovalutare o solamente di un semplice incidente di percorso. In ogni caso il raggruppamento meridionale appare come il più competitivo o quanto meno quello con meno risultati scontati, diretta conseguenza di un generale livellamento più spostato verso l’alto dopo l’ultima sessione di mercato.

Sorprende solo in parte la partenza convincente del Trapani, almeno per ora tutta un’altra storia rispetto ai tormentati mesi scorsi: l'antipatico segno meno, scomodo retaggio del passato, è già un ricordo sbiadito così come la confusionaria gestione dello scorso anno. Imparare dagli errori commessi (chi non sbaglia?) è sinonimo di intelligenza e da questo punto di vista c’è stato un deciso cambio di passo in sede di costruzione della rosa, anche se i momenti di turbolenza durante il lungo viaggio inevitabilmente ci saranno e bisognerà capire come verranno gestiti.

L’Arezzo, unica formazione a punteggio pieno dopo quattro gare giocate, rafforza con argomenti seri la sua autorevole candidatura di favorita al centro: per come stanno le cose oggi da l’impressione di essere la più solida e completa del lotto mentre il Perugia, nonostante tutte le buone intenzioni della proprietà argentina, al momento è ancora parecchio indietro rispetto alla tavella di marcia e continua ad annaspare nelle retrovie. Salendo più a nord il Vicenza, al netto di qualche inciampo iniziale, è destinato a prendersi in tempi brevi la leadership del torneo anche se l’equilibrio è maggiore con tante potenziali outsider nel ruolo di possibili guastafeste.

Tra queste si può tranquillamente inserire pure la neonata Inter U23, perché manca forse un po' di esperienza nel motore ma il manico e i valori tecnici ci sono. Se mai ve ne fosse bisogno, la seconda squadra nerazzurra sta confermando un trend ormai consolidato dovendo fare i conti con le fisiologiche difficoltà periodicamente incontrate da chi si affaccia per la prima volta a una categoria infernale come la Serie C.