Curiosità Capuano: due colleghi esonerati due volte dopo le gare col Taranto. Un grande in bocca al lupo a Zeman, emblema di un calcio pulito

24.02.2024 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Curiosità Capuano: due colleghi esonerati due volte dopo le gare col Taranto. Un grande in bocca al lupo a Zeman, emblema di un calcio pulito
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con una curiosità: Ezio Capuano si rivela un allenatore "pericoloso" per i suoi colleghi. Strano davvero il destino di mister Lamberto Zauli che, dopo il 2-2 interno tra Crotone e Taranto, è stato esonerato dalla società e dalla dirigenza a causa di una posizione di classifica e di uno score recente non in linea, evidentemente, con le aspettative del club. Stessa cosa era accaduta diversi mesi fa dopo il ko dello Iacovone: l'ex centrocampista del Vicenza fu licenziato a seguito della sconfitta 2-1. Ribaltone che fu evitato in extremis per la sorprendente presa di posizione dei calciatori che, assumendosi le proprie responsabilità, chiesero a gran voce la riconferma dello staff tecnico. Stesso destino per Fabrizio Romondini: sia nel girone d'andata, sia in quello di ritorno, l'ex trainer del Monterosi ha pagato a caro prezzo l'exploit dei ragazzi di Capuano, artefice sin qui di un miracolo sportivo. Perchè riportare il grande pubblico sugli spalti e occupare posizioni di classifica migliori rispetto a corazzate allestite con un budget cinque volte superiore fa onore a chi, eccessivamente chiacchierato per le sue interviste talvolta originali, andrebbe giudicato esclusivamente per i risultati. E, in Lega Pro, il buon Eziolino è sinonimo di garanzia. Ad ogni modo in bocca al lupo a Silvio Baldini, altro personaggio mai banale reduce da un'esperienza fallimentare a Perugia, ma anche dal trionfo di Palermo e dall'ottimo periodo a Carrara.

Per gli allenatori, come rimarcato più volte, non è stata sin qui una stagione semplice. A Brindisi Danucci prende il posto di Roselli: dalle dimissioni respinte, con tanto di commozione in conferenza stampa, alla decisione insindacabile della proprietà ormai stanca di vedere in campo una squadra abulica, senza idee, apparentemente già rassegnata al ritorno tra i dilettanti. La settimana scorsa, invece, Villa e Filippi sono stati ufficializzati rispettivamente da Pergolettese e Recanatese. Si cambia anche a Pescara, stavolta per cause di forza maggiore. Zeman, un maestro che ha dato tanto in riva all'Adriatico, è costretto a fermarsi per problemi di salute dopo un intervento chirurgico delicatissimo. Un forte abbraccio al boemo, uno degli ultimi baluardi di quel calcio fatto di valori, bel gioco e capacità di scoprire giovani talenti italiani. Toccherà a Bucaro, al netto del 4-0 di Pesaro causato soprattutto da questa situazione impronosticabile. L'auspicio è che Zeman possa presto tornare sul rettangolo verde, lo sport ha bisogno di personaggi puliti e profondamente innamorati del proprio lavoro. A Trieste, invece, situazione di grande tensione. Di recente c'è stato lo sfogo dell'ex trainer Attilio Tesser che, rispondendo alle dichiarazioni della proprietà, si era detto deluso "perchè sono state dette falsità sul mio conto. C'è stata ipocrisia: hanno detto che da due settimane erano a lavoro per sostituirmi e poi, in privato, mi rinnovavano fiducia scusandosi per qualche mancato arrivo in ottica mercato". "Dispiace tanto e sappiamo di essere impopolari, ma era la scelta giusta da fare. Ci aspettavamo che la presenza del mister avrebbe comportato una crescita collettiva, anche dei dirigenti. Invece non è accaduto" la replica del club. Che, però, deve fare i conti con la realtà: Bordin le ha perse tutte e si gioca la panchina nei prossimi 90 minuti. Certo, ipotizzare un ritorno di Tesser dopo questo botta e risposta a distanza è difficile sebbene nel calcio siamo abituati a liti furiose e riappacificazioni improvvise. Infine un'analisi tecnica sui tre gironi.

A Mantova è solo questione di tempo: non ce ne voglia l'ottimo Padova di Torrente (meno brillante del girone d'andata, il pesante ko interno nello scontro diretto pesa), ma Possanzini ha costruito un giocattolo perfetto trasformando l'amarezza post retrocessione in voglia di riscatto. In coda blitz dell'Alessandria su una Pro Sesto in caduta libera: chi delle due eviterà la retrocessione diretta? E pensare che, in tempi recenti, una giocava in B e l'altra lottava con la FeralpiSalò per il primo posto. Nel girone B è trionfo per il Cesena, abile a sbaragliare la concorrenza e ad acquisire un vantaggio ormai incolmabile rispetto alla seconda. In casa Torres, però, fanno bene a rimarcare che "qualcuno forse non si sta rendendo conto di quello che stiamo facendo". L'1-0 sul Perugia sa tanto di ennesimo esame di maturità superato. Nel girone C, infine, frena la Juve Stabia (2-0 del Catania e panchina di Lucarelli più solida), non ne approfitta il Picerno che viene battuto a domicilio da un Benevento finalmente calatosi nella realtà della categoria. L'Avellino vince il derby con la Casertana e Pazienza può tirare un sospiro di sollievo.