Dalla bella favola del Matelica al commovente ricordo di Falcone. La Lega Pro ancora a porte chiuse

22.05.2021 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Dalla bella favola del Matelica al  commovente ricordo di Falcone. La Lega Pro ancora a porte chiuse
TMW/TuttoC.com
© foto di TuttoSalernitana.com

Entra nel vivo la lotteria dei playoff e, come ogni anno, le sorprese sono dietro l'angolo. Del resto il campionato di serie B insegna: corazzate milionarie come Lecce e Monza sono state sconfitte da Venezia e Cittadella che hanno speso molto molto meno, la Spal è addirittura a metà classifica mentre sono salite Empoli e Salernitana che non erano state accreditate praticamente da nessuno. La C non fa eccezioni, basti pensare all'eliminazione della Triestina. A questo punto ci chiediamo se sia stato giusto riconfermare fino alla fine il tecnico Pillon quando c'era Gautieri a busta paga e assolutamente disponibile a tornare per guidare un gruppo che ha costruito in prima persona assieme al direttore generale Mauro Milanese. C'è comunque la conferma che i nomi purtroppo non bastano per vincere, ma cosa si può rimproverare ad un presidente che ogni anno spende milioni di euro in periodo di incassi zero? Da contraltare c'è la favola del Matelica, piccola grande realtà della terza serie che è andata a vincere a Cesena disputando una partita praticamente perfetta. Che personalità per questi ragazzi che, subito il 2-2 al 94', hanno avuto la forza di segnare e vincere ancora. Onore e merito a loro, a prescindere da come finirà. Occhio al Bari che, dopo una regular season deludentissima, si sta dimostrando implacabile negli spareggi. Vincere il derby con il Foggia ha caricato nuovamente un ambiente che sembrava rassegnato e...arrabbiato. Una piazza come quella biancorossa meriterebbe ben altri palcoscenici, la vicenda Salernitana insegna che la multiproprietà che tanto inquieta il popolo pugliese è un falso problema che non incide sulla programmazione e sulle vittorie.

Ora  entreranno in gioco tante big, con lo scontro da brividi tra Palermo e Avellino scandito dall'iniziativa sociale, promossa dai rosanero e prontamente appoggiata dal presidente Francesco Ghirelli. Nel corso del primo tempo infatti sarà fermato simbolicamente il gioco per ricordare la storica figura di Giovanni Falcone. Perché il calcio è un veicolo sociale fondamentale e può essere un traino determinante specialmente per i più giovani. E nelle prossime settimane ci saranno altri momenti dedicati alla solidarietà, a conferma della grande organizzazione e sensibilità di tutti coloro che governano la Lega Pro. Intanto per molte società è già partita l'operazione futuro. Purtroppo le grosse difficoltà legate al periodo costringeranno molti presidenti a fare i salti mortali per garantire almeno l'iscrizione, con il rischio ridimensionamento che lascia presagire un mercato basato sugli scambi e sui giovani. Il Governo, come abbiamo sottolineato più volte, non ha fornito gli strumenti utili per sopperire a questa crisi clamorosa e impronisticabile, con un minimo di buonsenso si potevano aprire gli stadi almeno a 1000 spettatori quanto meno per gratificare atleti che stanno lavorando da un anno ininterrottamente e che avrebbero bisogno del calore del pubblico. Invece un campionato chiuso miracolosamente e con l'incubo Covid che sta condizionando anche gli spareggi terminerà nel silenzio più totale. Ed è questa la vera nota dolente. Che a settembre il dodicesimo uomo possa tornare ad essere la cornice ideale di questo gioco che sta perdendo sapore.