I blitz di Pro Patria ed Olbia, quel lungo brivido per il Pescara, il rigore parato dal 17enne Rizzo: è il bello dei playoff di Lega Pro, baby! 90' thrilling per Alessandria, Cosenza e Vicenza: tutte le combinazioni per non precipitare in C!

Le future protagoniste in terza serie: Sangiuliano City Nova promosso al primo colpo, Audace Cerignola 85 anni dopo, Novara una sola stagione all'inferno.
03.05.2022 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
I blitz di Pro Patria ed Olbia, quel lungo brivido per il Pescara, il rigore parato dal 17enne Rizzo: è il bello dei playoff di Lega Pro, baby! 90' thrilling per Alessandria, Cosenza e Vicenza: tutte le combinazioni per non precipitare in C!
© foto di TC

Dopo una domenica passata sentendoti un po' come Enrico Mentana, a fare una maratona playoff iniziata alle 14.30 e terminata intorno alle 18.45 (ma solo perché il turno di redazione finiva a quell'ora), altrimenti avresti tranquillamente continuato ad oltranza, fino al fischio finale di Ancona Matelica-Olbia, non potevi che pensare di farti passare il solito blocco dello scrittore che ti attanaglia ad ogni editoriale partendo dai playoff (e comunque - spoiler! - la scaletta fatta come brainstorming al mentore saggio lo prevedeva già, insieme a volata salvezza in B e volata promozione in D, quindi è tutto solamente un artificio letterario per tirartela e dire che domenica ti sei guardata qualche partita...).

L'anno scorso, in periodo playoff, ebbi a titolare questo spazio: "Il momento dei pronostici anche detto 'parole soltanto parole'". Non per autocitarmi (tanto lo sto facendo già!) ma anche di questi tempi "tabelle, griglie, elucubrazioni su riposi prolungati che potrebbero influenzare la forma delle squadre restano all'atto pratico 'parole parole parole, soltanto parole'". In quanti avrebbero puntato sul trionfo della Pro Patria a Lecco? Sì, i blucelesti si erano presentati allo spareggio in un momento non positivo (avevano chiuso la regular season con due sconfitte e due pareggi), ma vuoi perdere una gara così importante davanti ai tuoi tifosi contro una squadra - con problemi societari ("Citarella vattene" lo striscione degli ultras alla vigilia della gara) - che si è guadagnata l'accesso solamente grazie al successo del Padova in Coppa e quindi alla possibilità nel Girone A di premiare anche l'11ma classificata (tra l'altro ivi classificata dopo un ko a Crema ed esclusivamente a causa della classifica avulsa)? Eppure il campo ha confermato che le carte in regola ce le avevano i bustocchi, mentre il Lecco è apparso completamente spento. E in quanti avrebbero scommesso sull'Olbia vincente al 'Del Conero' di Ancona? Al netto di un buon avvio di stagione, i sardi in zona spareggi promozione ci erano stati giusto per tre giornate nel corso del campionato e solo la doppia vittoria finale (giunta dopo cinque pari di fila) ha permesso lo sprint playoff e la conquista del nono posto. Ma di fronte c'era comunque un ostacolo non da poco: un Ancona Matelica galvanizzato dal 4-0 nel derby di Pesaro e con la spinta di un impianto che ha fatto persino registrare il record stagionale di presenze. Eppure il campo ha messo in mostra una prova generosa ma non concreta degli uomini di Colavitto, contro un undici sardo di qualità, paziente ed attento. Potremmo poi discutere dei brividi corsi sulla schiena dei tifosi del Pescara, dopo il 2-1 (pur contestato) di D'Auria della Carrarese: per 45 minuti (un tempo intero) i toscani avevano un piede e mezzo al secondo turno e se non ci fosse stato il buon Cernigoi staremmo parlando di un'altra storia. E potremmo parlare anche di quei 4-5 minuti di gloria del Monterosi Tuscia in casa della Virtus Francavilla così come del fatto che l'aver conquistato il pari al 75' e aver fatto tremare i pugliesi per l'ultimo quarto d'ora è stato comunque un risultato meraviglioso per una matricola al suo primo anno tra i professionisti (in un girone complicato come quello meridionale). O potremmo raccontarci della favola di Matteo Rizzo da Verbania, classe 2004 (ancora 17 anni, la maggiore età arriverà a settembre) che al 76' della sfida tra la sua Pro Vercelli e la Pergolettese non trova di meglio che farsi trovare pronto e reattivo nel respingere il rigore ad incrociare di Varas e poi il nuovo tentativo di Villa, blindando la qualificazione delle Bianche Casacche. Ma forse risulteremmo un po' troppo prolissi e forse ci rimarrebbe poco spazio per il resto... Però è questo il bello della Lega Pro, baby!



E allora lasciamo in coda la lotta salvezza per non retrocedere in C: 90' thrilling per Alessandria (34) e Vicenza (31), che si sfideranno tra di loro al 'Moccagatta' e Cosenza (32), impegnato al 'Marulla' contro un Cittadella che non ha più niente da chiedere al campionato. Una finirà diretta in terza serie, le altre due si qualificheranno per i playout di giovedì 12 e venerdì 20 maggio. Con un grosso 'ma': una vittoria dei grigi (37) contro i biancorossi (31), unitamente al ko del Cosenza (32) contro il Cittadella, manderebbe in Lega Pro sia la squadra di Baldini sia quella di Bisoli. Il regolamento, infatti, prevede la non disputa dei playout in caso il tra la 16ª e la 17ª classificata superi i 4 punti. Se invece i calabresi dovessero pareggiare o vincere lo spareggio si disputerebbe. Altro caso: se il Vicenza dovesse vincere andrebbe a 34, a pari punti con i grigi ma avrebbe anche il doppio scontro diretto a favore. Con il Cosenza vittorioso contro il Cittadella i Lupi andrebbero a 35 e il verdetto sarebbe piemontesi in Lega Pro e Vicenza-Cosenza ai playout. Con il Cosenza sconfitto (32) o incapace di andare oltre il pari (33), significherebbe calabresi retrocessi e Vicenza-Alessandria ai playout. Ultimo scenario: pari in Alessandria-Vicenza (35-32). Con la sconfitta del Cosenza (32), il playout sarebbe tra i grigi e i calabresi, con i veneti in C per via degli scontri diretti a sfavore con il Cosenza (un pareggio e una sconfitta), così anche se il Cosenza dovesse vincere (35) o pareggiare (33).

Delle future protagoniste promosse dai dilettanti ha, invece, sapientemente parlato il collega Lorenzo Carini con il suo puntuale 'punto sulla Serie D': a Sangiuliano City Nova (fondato nel 2021 dall'unione del Città di Sangiuliano e del NibionnOggiono, promosso al primo colpo) Audace Cerignola (da ben 85 anni lontano dal professionismo) si è aggiunto il Novara, che ha chiuso il Girone A al primo posto davanti alla Sanremese ed è riuscito a tornare tra i professionisti dopo un solo anno di inferno causato dall'esclusione per inadempienze finanziarie. Nei prossimi giorni potrebbe salire il numero delle promosse: ad un passo dalla C, infatti, ci sono Rimini (lontana dal professionismo da due stagioni), San Donato Tavarnelle (fondato nel 2006 e alla sua prima possibile apparizione in terza serie) e Giugliano (assente dal professionismo dalla stagione 2006/07).