I conti con lo stop li faremo nella prossima stagione: lo studio che preoccupa. Playoff, otto principesse per una corona

13.07.2020 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
I conti con lo stop li faremo nella prossima stagione: lo studio che preoccupa. Playoff, otto principesse per una corona
TMW/TuttoC.com

È una riflessione che non ha la pretesa di essere particolarmente brillante. Magari risulterà pessimistica a qualcuno, e non a torto. Però è anche un interrogativo che finora ci si è posti fin troppo. La stagione 2019/2020 è stata mutilata dallo stop legato alla pandemia, ma i problemi più gravosi sono davanti al calcio. Non solo in terza serie, ma anche e soprattutto in terza serie. La fotografia arriva dai piani alti, dallo studio targato ECA che in settimana ha indicato proprio questa direzione. Un crollo di 1,5 miliardi di euro nella stagione che sta per finire, a fronte di uno da almeno 2 miliardi nella prossima. È uno studio che riguarda dieci campionati di alto livello, ma che in proporzione ben si adatta anche alle serie inferiori. Anzi, ancora di più, perché uno dei guai sarà l’incidenza della “forza lavoro” sul bilancio. In soldoni, quanto pesano in percentuale gli ingaggi dei calciatori sul fatturato complessivo di una società di calcio.

In campionati di alto ma non altissimo lignaggio (per esempio, la Liga portoghese o la Eredivisie olandese), nella prossima stagione gli ingaggi peseranno su oltre il 75% degli introiti, più che in campionati Big Five come la A italiana o la Premier League. Più si scende, più la percentuale aumenta. Ecco perché non è fuori dal mondo l’idea che in Serie C si possa arrivare all’80% o anche oltre: numeri insostenibili per qualsiasi azienda, e non parliamo solo di calcio. Perché ne parliamo? Perché, anzitutto, bisogna prepararsi: il ciclone ci ha travolti, ma siamo arrivati comunque malfermi. E poi perché, pur senza voler togliere diritti e garanzie a nessuno, spingere sull’acceleratore per il semiprofessionismo o una qualche forma alternativa di defiscalizzazione è un imperativo categorico. E servirà l’aiuto di tutti per rendere sostenibile il nostro amato pallone. Finora, anche a livello politico, la Lega Pro si è mossa meglio di altri (come del resto la Lega B, che con tutta onestà è quella che forse ha gestito meglio di tutte la vicenda). Adesso c’è bisogno che tutti si rendano conto del rischio e che una soluzione arrivi oggi, non domani né dopodomani. Altrimenti tra pochi mesi faremo la conta di chi non può permettersi più di andare avanti, e sarebbe un problema per tutto il sistema.

Un po’ di campo. Passo dopo passo, si fa sempre più sul serio. I playoff entrano oggi nella fase caldissima, quella dove si sfidano le vere pretendenti alla promozione. Niente pronostici, ma chi entra in gioco ora ha sì la freschezza senza però il rodaggio. Ragion per cui le big dovranno stare ben attente a non sottovalutare, per esempio, squadre come Potenza e Juventus U23 che possono considerarsi ben al di là del concetto di sorpresa. Peserà tantissimo il fattore casa, come del resto è capitato quasi sempre finora. C’è un po’ di tutto: il nord, il centro, il sud. Mancano le isole, e a Catania fischieranno un po’ di orecchie perché la piazza merita più rispetto agli ultimi anni. In chiusura benvenuto al Livorno, con l’augurio per i tifosi labronici di salutarci molto presto verso l’alto. A proposito di piazze che meritano di più.