Il fatto della settimana - Brescia in C dopo 38 anni: cronaca di una notte di ordinaria follia 

04.06.2023 00:00 di Marco Pieracci Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Brescia in C dopo 38 anni: cronaca di una notte di ordinaria follia 
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Peggior epilogo per il Brescia non poteva davvero esserci: dopo 38 anni trascorsi ininterrottamente tra Serie A e B le Rondinelle sprofondano in Lega Pro al termine di una stagione disgraziata, conclusa nella più triste delle maniere possibili. Lo spettacolo deprimente al quale tutta Italia e non solo ha assistito al temine dello spareggio playout col Cosenza lascia attoniti e avrà ripercussioni anche sul futuro, in attesa del referto del giudice sportivo che difficilmente farà sconti al club lombardo. Concreto il pericolo di una punizione esemplare: la lunga squalifica del Rigamonti sembra la logica e inevitabile conseguenza vista la gravità delle condotte violente che hanno visto protagoniste, è bene sottolinearlo per non fare di tutta l'erba un fascio come troppo spesso accade in questi casi, soltanto le frange estreme della tifoseria (circa un centinaio di ultras) e non il resto infangata da tale brutalità. Scene di guerriglia urbana in una notte di ordinaria follia che nulla ha a che vedere con il gioco del calcio.

Cinque fermati, undici feriti e una città in ginocchio costretta a fare il conto dei pesanti danni provocati da tanta inciviltà. E adesso con una cessione che si complica dopo la perdita della categoria come ripartirà la società del patron Cellino, considerato a torto o a ragione dall’opinione comune come il principale responsabile della caduta libera? È l'interrogativo che un po’ tutti si stanno ponendo nelle ultime ore. Certamente dalla passione della gente: non dagli pseudotifosi che hanno rovinato la reputazione di una comunità ma dai tifosi, quelli veri.