Il fatto della settimana - Oughourlian rilancia il progetto Padova ma gli interrogativi restano

19.02.2023 00:00 di  Marco Pieracci  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Oughourlian rilancia il progetto Padova ma gli interrogativi restano
TMW/TuttoC.com

Joseph Oughourlian mancava da parecchio tempo e il suo ritorno a Padova è stato accolto con sollievo nell'ambiente biancoscudato, invocato dalla tifoseria sfibrata dalle delusioni di un progetto tecnico ambizioso partito tre anni fa con investimenti massicci ma mai realmente decollato, almeno sul piano dei risultati. L'andamento ondivago della squadra, sommato alla perdurante assenza del patron, aveva alimentato dubbi sulla reale volontà di portarlo avanti, senza cedere alla tentazione di passare la mano a ipotetici acquirenti, ma nella conferenza stampa di giovedì il finanziere francese, pur constatando con amarezza il ritardo sulla tabella di marcia, ha confermato il proprio impegno: "Sono stati tre anni deludenti, volevamo andare in B, ci abbiamo provato in tutti i modi e ci siamo arrivati ad un soffio, soprattutto due anni fa quando eravamo avanti ed è difficile comprendere il regolamento che ha portato il Perugia al trionfo e a noi a perdere una finale ai rigori".

Archiviato il periodo delle spese folli, si è ripartiti all'insegna della sostenibilità e questa sarà la strada maestra da seguire nella prossima stagione: "La gestione del club non è stata negativa, quest'anno abbiamo voluto cambiare squadra dopo la delusione della finale contro il Palermo in cui non ci siamo stati e abbiamo deciso di mandare via i giocatori che hanno mancato di carattere, orgoglio e determinazione. Per noi è un anno di transizione, io ho preso un impegno con la città e rimango. Se vogliamo andare in B dobbiamo farlo in modo sostenibile, guardando ad un modello come quello del Sudtirol e spendendo in maniera intelligente. Un budget possibile può essere tra i 4 e i 5 milioni di euro ha confermato il proprio impegno".

Al momento la cessione delle quote è una ipotesi non contemplata anche perché all'orizzonte non si vedono soggetti realmente interessati a rilevare il club: "Qualche imprenditore si è avvicinato ma sono solo chiacchiere, fino ad ora nessun progetto soddisfacente. Se viene qualcuno a dare una mano, la porta è aperta, sia come socio di minoranza che come sponsor. Se qualcuno ha un progetto migliore del mio, io sono qui per parlarne".

Il paragone con la realtà francese invita ad una riflessione : "Il progetto che abbiamo a Lens è simile a quello di Padova. Non so se la Ligue 1 abbia superato la Serie A ma si sono avvicinati molto. A Lens ho ricevuto molto più aiuto che qui a Padova, soprattutto dalle istituzioni e dall'imprenditoria locale. Lì, fin da subito, il gruppo locale a capo di Auchan, Leroy Merlin e Decathlon ci ha dato una sponsorizzazione importante per aiutare il club, qui nessuno si è fatto avanti. Forse a Padova c'è meno interesse nel calcio e più nella pallavolo e nell'atletica".

La realizzazione del centro sportivo rimane un aspetto centrale per dare impulso al piano di sviluppo: "Il progetto c'è, ma per mettere 20 milioni di euro di fideiussione senza garanzie, devo essere aiutato dal comune. Il progetto di Padovanello era di Roberto Bonetto e ci piaceva, anche per fare entrare un socio con un imprenditore immobiliare. Ad un certo punto il progetto non va avanti, ora vedremo cosa fare". 

Ora c'è da capire se questo appello alle istituzioni cittadine verrà recepito o resterà inascoltato, così come molto del Padova che verrà dipenderà dal modo in cui terminerà il campionato. Fallire l'obiettivo minimo dei playoff sarebbe un fallimento, un altro boccone amaro duro da digerire e difficile da giustificare agli occhi di una piazza stanca di veder gioire gli altri.