Il fatto della settimana - Cessioni societarie sotto i riflettori: ad Ancona si presenta Tiong, a Monopoli Lopez esclude (per ora) un Gabbiano a stelle e strisce. E Catania non ha pace

03.04.2022 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Cessioni societarie sotto i riflettori: ad Ancona si presenta Tiong, a Monopoli Lopez esclude (per ora) un Gabbiano a stelle e strisce. E Catania non ha pace
TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Settimana movimentata dal punto di vista delle cessioni societarie quella che sta per terminare: dal passaggio di consegne in casa Ancona Matelica finalmente consumatosi, tanto che nel pomeriggio di mercoledì, presso la Mole Vanvitelliana del capoluogo dorico, il nuovo proprietario del club, il malese Tony Tiong, ha illustrato il suo progetto, a quello invece bloccato sul nascere in casa Monopoli con l'avvento di una proprietà a stelle e strisce annunciata come sfumata dal presidente Onofrio Lopez. Sullo sfondo un Catania che non sembra trovare pace, con Benedetto Mancini che continua a differire la firma sul rogito e a cui il Tribunale fallimentare ha dato tempo fino al 4 aprile "perché i curatori relazionino e, ove possibile, procedano alla stipulazione dell’atto di trasferimento".

Ma andiamo con ordine. Nei primi giorni della settiamana si sono diffuse le indiscrezioni riguardo ad un possibile arrivo di una cordata americana dalle parti di Monopoli. Già in trattativa con la gestione di Alessandro Laricchia, in quelle ore la stessa avrebbe raggiunto un accordo con l'attuale proprietario Onofrio Lopez. Il passaggio si vociferava dovesse avvenire nella successiva giornata di giovedì presso uno studio notarile. Poi le firme sono slittate a venerdì e le percentuali che la cessione si concretizzasse sono calate drasticamente anche perché l'appoggio della tifoseria biancoverde all'attuale proprietà non ha fatto mancare attestati di stima e vicinanza per quanto fatto finora, colpendo positivamente la stessa e facendo ad essa comprendere la sua importanza nella città pugliese. Per questo venerdì il dietrofront è stato ufficializzato con una nota a firma dello stesso Lopez: “Com’è noto a tutti, nelle scorse settimane ho ricevuto un’offerta per l’acquisizione della società da parte di una cordata americana. Al momento la trattativa è sfumata, dunque andiamo avanti e concentriamoci esclusivamente su questo finale di stagione. Tutti a Pagani”. In realtà - come riporta la stampa locale - la cessione potrebbe essere stata messa solo in stand by e nei prossimi giorni potrebbero esserci nuovi sviluppi, tanto che sul sito ufficiale in lingua italiana della società interessata all'acquisizione (la Biancoverdi Capital Partners) esiste già - con data 1° aprile - un comunicato a conferma della stessa (acquisto di una partecipazione di maggioranza).

Mercoledì - come detto - è stata invece la volta di Tony Tiong ad Ancona. L'imprenditore malese si è presentato così ai suoi nuovi tifosi: "Non avevo mai avuto dubbi sul fatto che la mia squadra dovesse essere italiana: l'anno scorso ho quindi contattato un imprenditore italiano ad Hong Kong, che mi ha introdotto a Roberto Ripa. Il nostro viaggio è iniziato ad ottobre e abbiamo cercato quale squadra potesse essere adatta a noi e l'indicazione che ho dato era che dovesse essere in una città molto bella, con tifosi calorosi, così a novembre mi è stato presentato il progetto Ancona. A dicembre ho conosciuto Canil per la prima volta online, mentre a gennaio e febbraio sono venuto di persona ad Ancona: credo che Mauro sia un imprenditore serio ed intelligente e i risultati raggiunti quest'anno lo dimostrano. Condividiamo gli stessi valori, quelli di costruire un progetto a lungo termine. Ho conosciuto sindaco e assessore, e ho capito che la città vuole sposare questo progetto: sono molto felice di poter iniziare quest'avventura con tutti voi. Il mio obiettivo è quello di rimanere qui il più a lungo possibile, voglio continuare a lavorare sulle nostre fondamenta per renderle ancora più solide"

Chiudiamo con il Catania: nell'ultima settimana l'ambiente etneo ha sentito per varie volte il ritornello riguardante la firma sul rogito che continua però ad essere procrastinata dall'imprenditore Benedetto Mancini: "Stiamo sistemando alcuni particolari, un giorno di differenza non sposta nulla di grave", ha affermato lo stesso fuori dallo studio del notaio Grasso nella serata di martedì. Finché - come appunto abbiamo scritto in introduzione - il Tribunale fallimentare, venerdì, non ha messo un punto definitivo alla faccenda: "Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna il collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha assunto il seguente provvedimento: “… omissis … ritenuto che – ai fini di valutare la permanenza delle condizioni dell’esercizio provvisorio per come disposto (sino al 19.4.2022) – il contemperamento di tutti i superiori profili, tenuto conto del sindacato che è chiamato a operare il Tribunale in considerazione del richiamato quadro normativo anche alla luce del contenuto dell’avviso di vendita, impone l’individuazione del termine del 4/4/2022 perché i curatori relazionino su quanto da questi evidenziato e, ove possibile, procedano alla stipulazione dell’atto di trasferimento; … omissis … P.Q.M. Manda i curatori per gli adempimenti meglio specificati in parte motiva entro il termine del 4.4.2022. Così deciso in Catania nella camera di consiglio del 01/04/2022". Un ultimatum commentato anche da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: “Il primo pensiero va ai tifosi nella Città di Catania, in tutta Italia e nel mondo. C’è in gioco la storia di un grande club del  calcio professionistico, un patrimonio importante del calcio italiano. Con rispetto stiamo seguendo il lavoro del tribunale fallimentare di Catania e della curatela fallimentare. Non nascondo che lo stillicidio di notizie che si susseguono ci crei enormi problemi, in particolare nel momento in cui il campionato va verso la fase finale”. “Voglio subito ricordare che, riguardo alla questione Catania Calcio, il contatto tra il sottoscritto e il presidente Gravina è continuo, logicamente ci siamo sentiti e confrontati nell’odierna giornata. Non so se il passaggio davanti al Tribunale fallimentare di Catania sarà onorato, ai fini della concessione da parte della FIGC del titolo sportivo il percorso non sarebbe comunque finito, poiché sarà necessario garantire i requisiti di onorabilità e sostenibilità finanziaria alla FIGC, oltre al pagamento del debito sportivo stimato in circa tre milioni di euro o alla garanzia fideiussoria sullo stesso. Sono stato in silenzio, in queste settimane, sulla vicenda Catania perché era giusto attendere lasciando lavorare la curatela fallimentare. Tuttavia, ho esercitato una continua interlocuzione con chi aveva il compito di agire. Così come, con rispetto, partecipazione e rigore, ho seguito la encomiabile attività sportiva della squadra, dei tecnici, del personale addetto. La vicenda dolorosa che il Catania calcio sta vivendo è figlia di una responsabilità netta relativa alla conduzione di questi anni, di passaggi compiuti per il salvataggio che andavano meglio ponderati, di impegni di intervento che non si sono concretizzati. Questa storia è stata segnata anche dalle normative fiscali derivanti dalla tragedia COVID, se non si fosse potuto usufruire di queste ultime, probabilmente il club Catania non si sarebbe potuto iscrivere al campionato 2021-2022”.