Il fatto della settimana - Come l'Araba Fenice: l'Ancona risorge dalle proprie ceneri grazie alla fusione col Matelica

20.06.2021 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Il fatto della settimana - Come l'Araba Fenice: l'Ancona risorge dalle proprie ceneri grazie alla fusione col Matelica
TMW/TuttoC.com

Nella settimana in cui si è consumato l'ultimo atto di una stagione per molti versi irripetibile con il ritorno in B dell'Alessandria dopo una lunga attesa durata 46 anni ha fatto molto parlare la decisione ufficializzata martedì di fondere due realtà profondamente diverse come Matelica e Ancona che daranno vita ad una nuova società: l'Ancona-Matelica. La piccola matricola marchigiana, grande rivelazione di questo campionato, concluso con la storica partecipazione ai playoff si unisce con un sodalizio più blasonato come quello dorico, caduto in disgrazia dopo la retrocessione del 2017 e il conseguente fallimento. Da lì è cominciata una lenta e faticosa risalita con la nuova denominazione Anconitana fino al campionato di Eccellenza. Adesso l'opportunità di un doppio salto che proietta nuovamente i biancorossi nel calcio professionistico. In un primo momento sembrava Macerata la principale indiziata ma l'accordo è saltato. A spiegare perchè è stato il presidente del Matelica Canil, illustrando in conferenza stampa i punti cardini del nuovo progetto: "Negli ultimi 4-5 mesi abbiamo fatto tantissimi incontri, ma all’Amministrazione non piaceva più il nome Macerata-Matelica così mi hanno posto come vincolo di chiamare la società come ‘Maceratese’ entro un anno. Per me non aveva senso". L'Ancona-Matelica giocherà le gare casalinghe al Conero di Ancona e sarà assicurata la continuità tecnica con la conferma del tecnico Gianluca Colavitto e del direttore sportivo Francesco Micciola, oltre a quella del direttore generale Roberto Nocelli. Dal 2022 si chiamerà semplicemente Ancona.

Ovviamente non tutti hanno accolto favorevolmente questa operazione, giudicata positivamente dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Come giudico l'Ancona-Matelica? Positivamente. Usando il condizionale che impongono i tempi federali, la Serie C ritroverebbe un qualcosa di importantissimo dato dalla serietà e dalla professionalità di uno splendido organigramma che ha caratterizzato queste stagioni del Matelica collegato alle potenzialità di un capoluogo florido e di una tifoseria passionale come quella anconetana. Ricordo il comportamento esemplare di Canil, della Nocelli e di tutta la dirigenza sia nel corso della stagione sia nei playoff dove non hanno mai perso i valori che li hanno contraddistinti nel tempo".