Il fatto della settimana - Coppa Italia, pubblico negli stadi per i playoff ed Imolese in. Bari e Fano out

30.05.2021 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Coppa Italia, pubblico negli stadi per i playoff ed Imolese in. Bari e Fano out
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

La settimana che sta per terminare ce la ricorderemo per una manciata di questioni che abbiamo riassunto nell'esplicito titolo che abbiamo prescelto: da mercoledì la Coppa Italia ha riaccolto le squadre di Lega Pro. In realtà solo quattro esponenti della Serie C potranno partecipare al trofeo nazionale, ma è comunque un piccolo passo che è stato accolto come un grande risultato: “Un accordo positivo che riapre, da subito, alla Serie C e mantiene aperta la porta per il futuro ad un progetto di riforma. Ragionare a sistema è la via maestra per le riforme del calcio italiano” ha dichiarato a caldo il presidente Francesco Ghirelli. Ed ha poi aggiunto nella conferenza stampa post sorteggio playoff: "Noi la partita l'abbiamo giocata per tutti, anche se io ho difeso la C. La discussione è stata sul valore della Coppa Italia come coppa di tutti, ma allo stesso tempo abbiamo tenuto aperta la porta della competitività. L'importante per noi era che da subito rientrassimo, per dare un segnale. Certo sarebbe stato bello se tutte avessero potuto partecipare. Ma era importante il segnale nella giusta direzione. E' implicato lavoro e metterci la faccia. Intervenendo nel momento in cui bisognava intervenire siamo riusciti a far capire. Ringrazio la Serie A, la Serie B, il presidente della Federcalcio, i giornalisti, i tifosi: abbiamo mantenuto aperta una prospettiva per tutti".

Dal 2 giugno poi torneranno i tifosi di Serie C negli stadi. Anche di questo ha parlato il numero uno della terza serie in occasione dei sorteggi playoff: "Dal 2 giugno si aprirà al pubblico grazie alle ordinanze del Governo. Avremmo voluto si aprisse già dal 30 maggio ma non abbiamo ricevuto deroghe". Per poi analizzare nel dettaglio: "Ci manca il pubblico. Mi immagino cosa sarebbero state le partite che si sono svolte ieri sera (mercoledì scorso, ndr) con i tifosi. Fino al 30 maggio le partite saranno senza pubblico perché non ci è stata concessa la deroga. Dal 2 giugno invece ci sarà e ora discuteremo con le società per capire quanti tifosi ospiti potranno accedere. Non nascondo che è stato un campionato difficilissimo, non lo auguro a nessuno. Lo è stato non solo per le società, ma anche per chi lavora in Lega: c'è stata una pressione fortissima in ogni giornata. Però ne usciamo bene e guardiamo in positivo. Dal 2 giugno ci sarà un dato di normalità, come mi piace questo termine. Non sarà semplice riportare il pubblico allo stadio. E' un anno e mezzo che non c'è e le abitudini sono cambiate. Se si aggiunge la paura che sarà difficile da superare, bisognerà lavorare. Sarà un lavoro di accompagnamento e dovranno essere brave le società a riconquistare i tifosi. Andare allo stadio è un rito e una tradizione, ma non sarà facile. Anche se ci sarà la gioia della normalità e dello stare insieme: ciò che rappresenta il calcio, passare un'ora e mezza o per soffrire o per gioire, però passarla insieme, viverla. Ciò che ci è mancato in un anno e mezzo. Dovrà essere fatto un percorso, visto che la partita col virus è ancora aperta. Gioia, felicità ma anche grande attenzione".



Del flop Bari ne abbiamo parlato in lungo e in largo, ma non possiamo esimerci dal sottolinearlo ancora una volta, visto che è uno dei fatti più clamorosi occorsi in questa settimana: I pugliesi, per il secondo anno di fila, non riescono nell'obiettivo dichiarato: la promozione in Serie B. Fatale stavolta il pari a reti bianche con la Feralpisalò dopo la sconfitta dell'andata. Zero gol all'attivo per i Galletti in questi importantissimi 180', dopo i tre messi a segno nel derby contro il Foggia.

Altro flop quello del Fano che deve dire addio alla Serie C dopo il playout di ritorno contro l'Imolese, che invece festeggia: 1-1 il finale, dopo lo 0-0 dell'andata. L'Imolese ottiene così la salvezza ma senza farsi mancare il brivido finale: avanti all'82' con il colpo di testa vincente di Masala, i romagnoli si ritrovano in dieci due minuti dopo per l'espulsione di Torrasi. I marchigiani ne approfittano e trova l'immediato pareggio con Montero e poi si gettano disperatamente in avanti alla ricerca del gol vittoria ma in pieno recupero sbattono contro il provvidenziale intervento di Rossi su Barbuti. La squadra del presidente Spagnoli fa così il bis, dopo il successo dello scorso anno nel playout contro l'Arzignano: sarà la quarta stagione di fila per i rossoblù ed è record visto che fin qui l'Imolese era riuscita al massimo a restare in terza serie per tre stagioni tra il 1969 e il 1972. I granata tornano tra i dilettanti dopo cinque stagioni, nelle quali avevano ottenuto una salvezza nel corso della regular season, due dopo i playout e un ripescaggio.