IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - CARICA CANEO, L'UOMO DERBY CHE NON TI ASPETTI

27.10.2019 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Bruno Caneo
TMW/TuttoC.com
Bruno Caneo
© foto di Federico De Luca

Nel calcio, metafora della vita, le cose possono cambiare velocemente. Lo sanno bene a Rieti, dove nel giro di una settimana si è passati da una profonda depressione per la situazione societaria e la crisi di risultati ad uno stato di semi esaltazione, per il passaggio di proprietà coinciso con le prime due vittorie della stagione, che hanno riportato serenità nell'ambiente amarantoceleste. La trasferta di Lentini con la Sicula Leonzio sarebbe potuta saltare ed invece è stata la gara della svolta. Dopo la messa in mora della squadra, per il mancato pagamento degli stipendi, si è concretizzato il cambio al vertice con l'uscita di scena del presidente uscente Curci e il trasferimento delle quote nelle mani della Ital Diesel che avrà tempo fino al 6 novembre per saldare le pendenze (160mila euro di emolumenti). La situazione resta delicata: arriverà la penalizzazione (-4) in classifica ma intanto dal campo sono arrivate le buone notizie. Dopo il successo in Sicilia, sotto la guida ad interim del tecnico della Berretti Pezzotti, è arrivato quello nel derby con la Viterbese con in panchina il nuovo allenatore Bruno Caneo, diventato l'uomo copertina del turno infrasettimanale per la carica che è riuscito a dare ai suoi uomini facendosi espellere dopo la prima mezz'ora ma continuando a sostenere la squadra dalla tribuna sovrastante.

"Siamo bottiglie di cristallo in mezzo a bottiglie di piombo - ha dichiarato al termine del match - dobbiamo cercare di non annegare. Il mio rosso? Ero nella mia area tecnica e un avversario mi è venuto addosso. Deve portarmi rispetto, non gli permetto di prendermi a pallate. Se viene e mi dà una spinta non sto fermo. L'arbitro mi ha buttato fuori perché mi ha detto che non ero dentro l'area tecnica. Rivedrò le immagini. Io dottor Jekill e mister Hyde? Fuori dal campo ho un atteggiamento tranquillo perché devo confortare i ragazzi e dargli fiducia mentre in campo ho un altro atteggiamento perché devo essere la loro guida".