IMPREVEDIBILITÀ È LA PAROLA D'ORDINE DEGLI SPAREGGI. E DOPO TRE MESI DI STOP NON POTREBBE ESSERE ALTRIMENTI. SARÀ UN'ESTATE CALDA IN CAMPO E NON PIÙ NEI TRIBUNALI (SI SPERA). E NON È POCO

24.06.2020 00:25 di  Tommaso Maschio   vedi letture
IMPREVEDIBILITÀ È LA PAROLA D'ORDINE DEGLI SPAREGGI. E DOPO TRE MESI DI STOP NON POTREBBE ESSERE ALTRIMENTI. SARÀ UN'ESTATE CALDA IN CAMPO E NON PIÙ NEI TRIBUNALI (SI SPERA). E NON È POCO
TMW/TuttoC.com

Ammetto le mie difficoltà nello scrivere il presente editoriale. L'attenzione è tutta rivolta alla ripresa delle partite: la finale di Coppa Italia il 27 giugno, l'andata dei play out – sempre fra quattro giorni – e poi il via ai play off a cavallo dei mesi di giugno e luglio. Date vicine, ma non ancora vicinissime per lanciarsi in analisi che dopo tre mesi di stop e senza il minimo riscontro del campo sarebbero quanto di più campato in aria si possa fare in questo momento.

Saranno play off imprevedibili con una squadra su tutte, il Bari, che ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Se sarà Serie B avrà infatti portato a compimento il proprio obiettivo, se diversamente dovesse restare un altro anno in Serie C invece forse non si parlerebbe di fallimento vero e proprio, ma solo perché una pandemia che ha stravolto il campionato (oltre che le nostre vite) è un fattore imprevedibile di cui non si può non tenere conto in fase di bilanci di fine stagione. I pugliesi partono con i gradi di squadra da battere in dei play off dove tutto può succedere e dove la squadra che prima ritroverà automatismi e gamba potrà avere la meglio, magari sparigliando le previsioni di inizio anno.

Se ci si aspetta dei play off imprevedibili, i play out potrebbero esserli ancora di più. In questo caso infatti le squadre si giocheranno in 180 minuti (più eventuali rigori) un'intera stagione oltre che il futuro fra i professionisti. Dopo tanti mesi di stop è un dentro-fuori che nessuno avrebbe voluto. Specialmente nel Girone C dove sono tornate in gioco squadre che al momento dello stop avevano un distacco talmente ampio che – se fosse rimasto immutato fino a fine stagione – le avrebbe condannate alla Serie D diretta assieme all'ultima del girone.

Le ultime infine: Gozzano e Rimini (il Rieti non ha ancora fatto sapere cosa farà) hanno annunciato che ricorreranno al Tar contro la retrocessione in Serie D. Ricorsi che difficilmente saranno accolti dopo la prima bocciatura del Collegio di Garanzia del Coni. Ricorsi che dovrebbero comunque conoscere il loro esito in breve tempo, senza tenere in scacco il campionato come successo troppo spesso negli anni scorsi. Questa estate anomala dovrebbe far parlare solo il campo e non i tribunali. E visti gli ultimi anno non è poco.