La finale di Oddo e Baldini: quando cambiare allenatore si rivela la scelta giusta. Fattore Barbera per la sfida che vale la B

31.05.2022 00:00 di  Marco Pieracci  Twitter:    vedi letture
La finale di Oddo e Baldini: quando cambiare allenatore si rivela la scelta giusta. Fattore Barbera per la sfida che vale la B

Nell’ultimo editoriale scritto poco più di un mese fa, quando i playoff dovevano ancora prendere il via, ci chiedevamo quanto sarebbe contato il secondo posto. La risposta arrivata dal campo non è stata univoca, semmai contrastante. Se la Reggiana, vera grande delusione di questi spareggi promozione, ha pagato soprattutto sul piano mentale le scorie dell’estenuante duello per il primato perso col Modena uscendo subito di scena, il sorteggio libero si è divertito a unire il cammino di Padova e Catanzaro in quella che da molti è stata considerata alla stregua di una potenziale finale anticipata. A spuntarla è stata la formazione biancoscudata che avrà così la possibilità di riscattare la sconfitta ai calci di rigore subita dodici mesi fa contro l’Alessandria. Onore però ai calabresi con qualche rimpianto per ciò che poteva essere fatto prima e pure alla Feralpisalò, un inno alla continuità aziendale e alla politica dei piccoli passi che poggia su basi estremamente solide.

Più volte abbiamo criticato l’eccessivo ricorso all’esonero come fosse la panacea di tutti i mali: è la soluzione più semplice da prendere e si lega spesso alla mancanza di progettualità. Il nostro focus panchine è stato bollente anche quest’anno: solo la metà delle squadre ha terminato il campionato con la stessa guida con la quale lo ha iniziato, molte non si sono limitate a un singolo avvicendamento facendone addirittura tre o quattro. Chiariamo il punto: affidarsi a un altro allenatore strada facendo non è il male assoluto, se questo porta a un miglioramento sensibile della situazione. Va bene cambiare, ma non semplicemente per il gusto di farlo, né tanto meno quando le cose sono ormai irrimediabilmente compromesse e non si sa bene a cosa possa portare. Ha davvero senso esonerare a una o due giornate dalla fine?

I tecnici finalisti Oddo e Baldini, due dal discreto curriculum avendo già allenato in Serie A, ma anche lo stesso Vivarini dimostrano che può essere la scelta giusta a patto di avere abbastanza tempo per sviluppare le proprie idee. La media punti delle rispettive squadre dopo il loro arrivo è schizzata perché partivano da una buona base e dall’alto della loro esperienza sono riusciti a capire quali correttivi apportare a organici comunque competitivi, senza dimenticare il lavoro di chi li ha preceduti. Sarà una finale bellissima giocata sui dettagli perché i valori sono molto alti e la posta in palio altrettanto. L’unico piccolo vantaggio nell’ottica del doppio confronto potrebbe averlo il Palermo che giocherà la partita di ritorno in casa: gli oltre 30mila del Barbera sono un valore aggiunto, oltre che uno splendido spot. Non solo per la Serie C ma per tutto il movimento.