Lecco sull'orlo di una crisi di nervi: ecco il "colpevole". Teramo, una poltrona per due. Il Potenza cerca un direttore. Ciao Poerio...

04.11.2021 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Lecco sull'orlo di una crisi di nervi: ecco il "colpevole". Teramo, una poltrona per due. Il Potenza cerca un direttore. Ciao Poerio...
TMW/TuttoC.com

Il Lecco è ufficialmente sull'orlo di una crisi di nervi. Solo una vittoria può evitare uno tsunami. Il patron Paolo Di Nunno, infatti, è un vulcano in eruzione, pronto ad esplodere e a mietere vittime. Bisogna però fare un distinguo tra diesse e allenatore, finiti entrambi sul banco degli imputati e a rischio in caso di nuovo passo falso domenica. In queste tre stagioni Domenico Fracchiolla ha fatto un buonissimo lavoro, allestendo sempre squadre competitive e con intuizioni interessanti. L'ultima in ordine di tempo si chiama Mattia Tordini. Ergo meriterebbe maggior considerazione. Anche quest'anno la rosa bluceleste non è affatto male sulla carta (da primi quattro posti del Girone A) e ha pienamente ragione il patron ad aspettarsi di più. E qui casca l'asino. Un errore (l'unico in realtà, ma grave...) Fracchiolla l'ha commesso, affidando la squadra a Zironelli. Una scelta rivelatasi disastrosa ma il cui esito negativo l'avevamo vaticinato già in estate (LEGGI QUI). Spiace per il Lecco essere stati buoni profeti, ma non ci voleva mica un indovino. Bastava conoscere un po' la categoria e l'andamento degli ultimi campionati. Dopo l'exploit di Mestre l'ex calciatore della Fiorentina non ne ha più indovinata mezza. Non sappiamo chi sia il procuratore (ammesso e non concesso che ce l'abbia...) di Mauro Zironelli, ma vorremmo stringerli la mano perché dev'essere un fuoriclasse. D'altronde non potrebbe essere altrimenti, visto che ogni anno trova puntualmente panchina al suo assistito nonostante i flop delle ultime stagioni. Dalla Juventus Under 23 con cui buca l'accesso ai Playoff al Modena (esonerato con la squadra in zona retrocessione prima della rinascita targata Mignani) fino alla Samb nella scorsa stagione. Un'altra incompiuta con tanto di addio di anticipato. Insomma, i prodromi erano tutt'altro che positivi. Senza dimenticare quel pomeriggio di giugno di qualche anno fa in cui Zironelli diede buca a Lovisa il giorno della firma del contratto: col senno del poi un colpo di fortuna incredibile per il Maurone, costretto così a ripiegare su quel Tesser che è stato l'artefice degli anni d'oro neroverdi con tanto di storica promozione in B e quarto posto in cadetteria. Per capire l'importanza del Komandante Attilio in Friuli (troppo facilmente ed erroneamente dimenticata...) basterebbe leggere i risultati ottenuti senza di lui, con il Pordenone che viaggia spedito verso la C. Ma non divaghiamo. Questo Lecco ha o avrebbe (scegliete voi il tempo verbale che preferite) tutte le carte in regola per un campionato nei quartieri alti della classifica al livello delle big e invece arranca. E allora bisogna individuare al più presto i motivi e il colpevole, onde evitare di gettare alle ortiche investimenti importanti  e mesi di lavoro. La coppia Di Nunno-Fracchiolla può essere ancora quella giusta per sognare in grande, anche se negli ultimi giorni dalle parti del Rigamonti-Ceppi c'è stata una processione di auto-candidature alla poltrona di direttore sportivo (si sono fatti avanti pure due procuratori...). Per non parlare degli allenatori offerti al vulcanico imprenditore barese, la cui pazienza sembra essere arrivata al limite. Da stigmatizzare però assolutamente i toni con cui Di Nunno si è rivolto ai suoi calciatori e tesserati: epiteti volgari e ingiuriosi inadeguati totalmente al contento. Va bene essere insoddisfatti, ma l'educazione e il rispetto non devono mai mancare e ci auspichiamo toni differenti la prossima volta. Almeno pubblicamente da parte del presidente. Il clima resta burrascoso (e ciò inevitabilmente alla lunga costerà punti in classifica alla squadra), con la piazza che ha fatto fronte compatto a sostegno del Diesse Fracchiolla e del tecnico Zironelli, scagliandosi contro il proprietario reo con le sue sparate shock di avvelenare solo il clima. E allora la palla passa ora al campo, come sempre unico giudice. Servirá una vittoria domenica sul campo della Juventus U23 per disinnescare la bomba Di Nunno pronta ad esplodere...

A Teramo potrebbe andare in scena il remake de "Una poltrona per due". Al posto di Dan Aykroyd ed Eddie Murphy ci saranno due direttori sportivi: quello attualmente in carica (Carlo Musa) e quello rientrante (Sandro Federico), quest'ultimo uomo di fiducia dei nuovi proprietario del club biancorosso ovvero i fratelli Ciaccia. Convivenza possibile? Difficile viste le competenze simili, a meno che uno dei due non faccia un passo indietro defilandosi nelle mansioni. Siamo dell’idea che a livello dirigenziale debba essere solo uno a decidere, altrimenti il rischio di sovrapposizioni porta solo confusione. E di casi in tal senso ce ne sono stati a bizzeffe in tutte le categorie. Ufficialmente Musa è stato confermato, nonostante l'arrivo ormai imminente di Federico, ma quanto durerà questa strana coppia? Forse fino al mercato di gennaio. Sicuramente con il cambio di management cambieranno anche gli interlocutori privilegiati della società teramana, che nell'ultima estate stava diventando il satellite di un altro direttore sportivo del Girone B che "dirottava" in Abruzzo quei calciatori che non riusciva a portare nella sua attuale società di appartenenza. 

Ci ha lasciato lunedì una grande persona. Il suo nome è Poerio Mascella. Un uomo vero, di quelli con la U maiuscola. Diretto e sincero, mai accomodante e supino verso gli altri. Per intenderci uno disposto a non scendere a compromessi pur di lavorare, rinnegando i propri valori e le proprie idee. Per questo ritenuto da molti scomodo e ingombrante. Ci siamo conosciuti quando scrissi che a Terni c’erano problemi societari (il club poi purtroppo fallì...). Da una lite nacque poi un bel rapporto, come dev’essere tra persone con la schiena dritta e schiette. Una grande persona di cui mi onoro essere stato amico. Dirigente capace e ottimo talent scout, uno di quelli che capiva i giocatori fin dai movimenti del riscaldamento. Mi mancheranno le nostre chiacchierate di calcio e di giocatori, ma ancor di più i tuoi consigli preziosi. Burbero in apparenza, ma dotato in realtà di una sottile ironia tanto che spesso le chiacchierate si trasformavano in risate. Ci e mi mancherai. Scoverai sicuramente qualche talento da lanciare anche tra gli angeli. Ciao Poerio! Che la terra ti sia lieve...

PS Dulcis in fundo una chicchetta di mercato: il Potenza è a caccia di un nuovo direttore. In pole l'ex Imolese e Juve Stabia Filippo Ghinassi, ma occhio alla rimonta di Mariano Fernandez, cercato anche dalla Fidelis Andria. Con Caiata non ci si annoia mai...