Lega Pro compatta: cambiare le abitudini per un notevole risparmio economico. L'esordio in A di una donna, il pessimo inizio dell'Avellino e le "accuse" da Crotone

01.10.2022 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Lega Pro compatta: cambiare le abitudini per un notevole risparmio economico. L'esordio in A di una donna, il pessimo inizio dell'Avellino e le "accuse" da Crotone
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Editoriale di oggi che si apre con un focus sull'Avellino, laddove lo strappo tra tifoseria e società sembra quasi insanabile e potrebbe intaccare la serenità di un gruppo  che non sta producendo affatto i risultati sperati dalla dirigenza. C'era molta attesa per la conferenza stampa del presidente D'Agostino tenutasi lunedì scorso, ci si aspettavano spiegazioni concrete rispetto ad un avvio di stagione particolarmente complesso e invece non si è andati oltre la promessa di restare in sella e di non voler lasciare il timone del club. Tuttavia chi guida una squadra che attualmente si ritrova in zona retrocessione e che, ad oggi, disputerebbe i playout è necessario fare analisi più profonde e dettagliate, assumendosi le responsabilità del caso e lasciando intendere concretamente cosa si voglia fare da grandi. C'è fiducia nell'allenatore? Come mai non è stata allestita la rosa di livello promessa dopo il flop col Foggia nei playoff? Cosa si farà per riavvicinare il grande pubblico allo stadio, con un Partenio che rischia di passare da catino inespugnabile a cattedrale nel deserto? Con tutto il rispetto per realtà come Gelbison e Giugliano, è inammissibile che una società con la storia dei lupi debba galleggiare in terza serie, la sensazione è che si vada avanti alla giornata senza una programmazione nel medio-lungo termine che possa garantire stabilità. E intanto il primo posto in classifica è già lontanissimo. A tal proposito stanno rispettando le attese Pescara, Crotone e Catanzaro che, a piccoli passi, stanno già facendo il vuoto alle loro spalle. Saranno gli scontri intrecciati tre le tre big del girone C a stabilire per davvero chi sia la più forte, parliamo di tre piazze che possono contare anche su tifoserie numerose e questo è un fattore che incide in un torneo in cui ogni componente può determinare. Ancora in affanno il Messina, a tal proposito riteniamo fuori luogo le parole della direttore generale del Crotone Vrenna che, dopo la sconfitta dei giallorossi a Catanzaro, ha detto quanto segue: "In Catanzaro-ACR Messina, in occasione del primo gol della aquile, il portiere avversario, che poteva prendere palla con le mani perché non si trattava chiaramente di un retropassaggio volontario da parte del compagno, tira la sfera arrivatagli addosso al calciatore avversario che segna, il tutto apparentemente quasi senza rammaricarsi. Poi a fine partita il suo allenatore non fa mistero, in quanto ex, di tifare per la promozione in B del Catanzaro: dichiarazioni gravi, inopportune dopo quell’episodio. Ecco, certamente si può sbagliare ma, ripeto, serve attenzione per non perdere tutti di credibilità". Lo diciamo sempre: guai a gettare acqua sul fuoco e ad alimentare la cultura del sospetto. Come disse Ghirelli tempo fa, chi ha prove o vuole muovere accuse lo faccia privatamente nelle sedi opportune. Siamo certi si sia trattato di uno sfogo a caldo da parte di un tesserato che rappresenta un club che si è sempre contraddistinto per stile e sportività. 

Negli altri gironi, in particolare nel raggruppamento settentrionale, spicca la vittoria del Padova contro un Pordenone che comunque gioca un buon calcio, che in settimana si è ulteriormente rinforzato con l'esperto Bruscagin e che ha in Di Carlo un allenatore molto esperto. Il Novara può essere la mina vagante, a patto che trovi continuità, riteniamo possa essere un campionato più interessante del solito perchè anche le cosiddette piccole danno battaglia su tutti i campi. La delusione è il Piacenza, laddove Scalise avrà molto lavoro da fare per risalire la china e non regalare una stagione anonima ad una nobile decaduta che da troppo tempo attende il salto di qualità. Nel girone B cade la Carrarese sul campo dell'ex fanalino di coda Alessandria, un successo d'orgoglio per i grigi che serve a riportare un minimo di serenità. Soffre ma vince la Reggiana che, rispetto all'anno scorso, sta puntando più sulla concretezza e sulle individualità che sul gioco corale. In questa categoria è giusto così. Da tenere d'occhio Siena, Gubbio e  Pontedera, con i granata toscani che ogni anno vengono additati come "ridimensionati" ma poi riescono sempre a dare fastidio a tutti. La delusione? Il Cesena di Toscano, fischiato da buona parte dei tifosi. A proposito di allenatori, il caos a Foggia è clamoroso. Altro flop per Boscaglia, pubblico furioso e panchina ancora vacante. Ma era davvero necessario mandare via Zeman? Tornando all'attualità, si è svolta il 28 settembre una importante assemblea in cui i sessanta club, in modo praticamente unanime, hanno deciso di disputare le partite in orario pomeridiano e mattutino a causa dell'aumento esponenziale del costo dei servizi. L'ottimo Ghirelli ha dettato le linee guida, ora toccherà alle singole squadre decidere di volta in volta come comportarsi  con la piena consapevolezza che, in tempi di crisi economica, non esiste una soluzione che possa essere appagante al 100% e che si rischia comunque una perdita di tifosi sugli spalti. Passerà anche questa, speriamo il prima possibile. Infine un commento sull'esordio in A della signora Maria Sole Ferrieri Caputi, scelta per dirigere Sassuolo-Salernitana. Con la speranza che presto determinate tematiche possano fare meno notizia ed essere viste come una normalità, ribadiamo quanto la Lega Pro possa essere palestra determinante non solo per allenatori e calciatori, ma anche per la classe arbitrale. Ottimo, come sempre, il lavoro del designatore Ciampi