ORA LA BATTAGLIA SI SPOSTA SULLE RIFORME. GHIRELLI BOCCIA SERIE B A 40 E SERIE C A GIRONE UNICO. MA 100 SQUADRE PROFESSIONISTICHE SONO DAVVERO TROPPE

12.06.2020 00:30 di  Tommaso Maschio   vedi letture
ORA LA BATTAGLIA SI SPOSTA SULLE RIFORME. GHIRELLI BOCCIA SERIE B A 40 E SERIE C A GIRONE UNICO. MA 100 SQUADRE PROFESSIONISTICHE SONO DAVVERO TROPPE
TMW/TuttoC.com

In attesa di capire chi sarà la quarta promossa fra le 23 (su 28 segno che qualche problema c'è ed era inutile nasconderlo) che parteciperanno ai play off il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli sposta l'attenzione su un'altra battaglia che infiammerà i prossimi mesi dopo aver tenuto banco a lungo nel corso del lockdown quando le questioni di campo erano passate logicamente in secondo piano. Si tratta della riforma dei campionato, e del calcio italiano stesso, che a detta di tutti è irrimandabile e inevitabile dopo tutte le problematiche emerse negli ultimi tre mesi anche a causa dell'emergenza sanitaria.

Il numero uno della Lega Pro nella giornata appena passata ha bollato come fake news l'idea di una Serie B a due gironi (e 40 squadre) che avrebbe cancellato la Serie C e ridotto a due i campionati professionistici in Italia. Che Ghirelli bocciasse questa ipotesi era logico, visto che la sua Lega andrebbe a sparire venendo spartita da quella superiore e da quella inferiore, ma che si tratti di una fake news permettetemi di dubitare. Troppo se ne è parlato e troppi sono stati gli sponsor di questa riforma per essere bollata in questo modo anche se con tutta probabilità non vedrà la luce. E aggiungerei giustamente visto che la mia posizione a riguardo è sempre stata chiara. Ghirelli però si è spinto anche più in là bocciando anche un'altra idea di riforma come quella che prevederebbe tre serie da 20 squadre per un totale di 60 club professionistici al posto degli attuali 100. Un'idea cara al presidente federale Gravina, come ha ricordato anche ieri il collega e amico Niccolò Schira, che sembra essere quella con le maggiori possibilità di successo.

Comprensibile che Ghirelli difenda le sue società e che ricordi come la Serie C solo cinque anni fa ha già operato un importante taglio delle squadre iscritte, però non è chiaro – almeno al sottoscritto – quale sia la sua idea di riformare il calcio per renderlo più sostenibile e come il sistema possa supportare un unicum a livello europeo come quello delle 100 società professionistiche. Il semi-professionismo, idea sempre cara al presidente, può essere una soluzione anche se mi sembra difficile poter tenere dentro la stessa serie club pro e club semi-pro e trasformare tutta la terza serie in semi-pro rischierebbe di fare un passo indietro e rendere ancora più arduo il passaggio alla Serie B. Vedremo nelle prossime settimane quali saranno le idee che metterà in campo Ghirelli – e quelle che avanzeranno anche gli altri presidenti di Lega e quello federale – e se saranno quelle vincenti o meno. L'unica certezza è che il sistema va cambiato e messo al passo coi tempi per evitare che tutto il calcio italiano, non solo la Serie C, scivoli indietro anziché andare avanti e recuperare il gap con altre realtà europee.