PARTE IL CAMPIONATO E SI RIACCENDONO LE STELLE. SERIE C O B2?

12.09.2019 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
PARTE IL CAMPIONATO E SI RIACCENDONO LE STELLE. SERIE C O B2?

Ombrelloni chiusi, lettini riposti. Le spiagge si svuotano ed il campionato riparte col suo carico di sogni e speranze. La Serie C più frizzante degli ultimi anni, così potremo definire quella che assomiglia tanto a una B2, per blasone delle piazze e spessore delle 60 partecipanti. La riforma attuata sotto la presidenza Ghirelli, con l’abolizione delle liste tra i suoi punti focali, ha prodotto già i suoi effetti innalzando in maniera esponenziale il livello qualitativo del torneo. E a beneficiarne è soprattutto lo spettacolo. Stadi pieni, giocatori fuori categoria (basti pensare alle sontuose campagne acquisti di Monza e Bari o all’eco mediatico del colpo Denis) e la sensazione generale di un entusiasmo ritrovato. Insomma, il modo migliore per ripartire dopo le arcinote vicende della scorsa stagione che avevano generato sfiducia e disaffezione negli appassionati. La risposta del pubblico non si è fatta attendere: quasi 100.000 abbonamenti complessivi sottoscritti, con punte come quelle di Terni, dove si è raggiunta quota 12.000. Numeri eccezionali, se si considera che il Napoli di De Laurentiis in Serie A non ha ancora raggiunto questa cifra, resi possibili, è vero, dai prezzi stracciati praticati dal club rossoverde ma comunque incontrovertibili e significativi della passione e della voglia di calcio che si respira nelle città dell’acciaio, nonostante le recenti delusioni.

A proposito di tifoserie passionali, ad Avellino è arrivata l’attesa fideiussione che ha permesso di sbloccare le operazioni di calciomercato in stand-by, scongiurando il rischio di una penalizzazione in classifica. Un bel sospiro di sollievo per gli irpini anche se, nonostante l’ottimo avvio sul campo, la situazione societaria rimane in evoluzione con la trattativa per il passaggio delle quote ad un punto fermo. A Cerignola invece è stata accolta con amarezza la pronuncia del Tar che ha chiuso definitivamente le porte della C, respingendo il ricorso dei pugliesi per la riammissione e confermando la sospensione dei provvedimenti coi quali il Coni aveva ammesso il club alla terza serie. L'organo amministrativo ha rinviato tutto all’11 febbraio, quando ovviamente non sarà più possibile interrompere il regolare corso dei campionati. Ed è questo l’unico pasticcio di una estate per il resto senza macchie.

Dalle prime tre giornate si possono già ricavare alcune indicazioni interessanti: ad esempio che il Monza non è un insieme di figurine, come qualcuno poteva immaginare, bensì un gruppo solido dove non manca davvero niente, destinato a fare un torneo a parte, visto che all’orizzonte non sembrano esserci antagoniste capaci di contrastare lo strapotere dei brianzoli. Qualche difficoltà in più la sta incontrando invece il Bari, ma era nella logica delle cose, visto che si tratta pur sempre di una neopromossa con un organico completamente rivoluzionato. Al netto delle critiche, forse ingenerose, nei confronti del tecnico Cornacchini l’impressione è che serva solo un po’ di tempo per trovare la quadra, visto che i valori alla lunga sono destinati a uscire fuori. Il girone B invece si candida a essere il più equilibrato ed incerto dei tre. La partenza lanciata del Padova, quelle più soft di Triestina, Vicenza e Feralpisalò, con le emiliane Carpi, Piacenza e Reggiana come possibili guastafeste. Ci sono tutti gli ingredienti per una stagione da sogno.