Quali saranno le regine d'inverno? Sudtirol verso il bis, Tesser sulle orme di De Biasi. Bari padrone del suo destino

07.12.2021 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Quali saranno le regine d'inverno? Sudtirol verso il bis, Tesser sulle orme di De Biasi. Bari padrone del suo destino

A due giornate dalla fine del girone di andata i rapporti di forza nei tre gironi di Serie C cominciano a essere ben delineati. Non si ferma la marcia del Sudtirol, sempre più padrone della vetta nel girone A e ormai a un passo dal bissare il titolo di campione d’inverno conquistato nella passata stagione, quando militava nel girone B. A Bolzano però si augurano che stavolta il finale sia diverso.

Per sbrigare la pratica Fiorenzuola basta poco più di mezz’ora, particolare non secondario perché permette a Javorcic di preservare energie preziose in vista dello scontro diretto col Padova, scivolato a -6 dopo il deludente pareggio sul campo della Giana Erminio, ultima della classe. Per i biancoscudati è già una gara crocevia, non tanto per il distacco che rischia di aumentare ma sarebbe in ogni caso colmabile con un intero girone di ritorno da giocare quanto piuttosto per i risvolti psicologici generati da una eventuale sconfitta su una squadra che ha già mostrato una certa debolezza sul piano mentale nonostante abbia l'organico più esperto. Spettatrici interessate del big match dell’Euganeo, con la possibilità di rosicchiare terreno su entrambe, saranno Renate e Feralpisalò, lì in alto non per caso. Due società modello, solide realtà che fanno rima con programmazione e anche in questa stagione stanno raccogliendo i frutti di una gestione oculata.

Ancora più appassionante il duello tutto emiliano in testa al girone B: il Modena suona la nona sinfonia con la doppietta del promettente Bonfanti in una partita da brivido decisa soltanto nei secondi finali. Ennesima dimostrazione della forza caratteriale e non solo tecnica del gruppo gialloblu, venuta fuori nel periodo di maggior difficoltà. Dopo il record di vittorie personale Tesser supera quello della corazzata guidata alla promozione in B da De Biasi un ventennio fa. La Reggiana di Diana però è un osso duro e sa come fare per tenere il passo infernale dei rivali. La netta impressione è che questo testa a testa possa accompagnarci fino a maggio, senza dimenticare il Cesena pronto ad approfittare di eventuali rallentamenti per reinserirsi nella corsa per il primo posto anche se oggettivamente la rosa bianconera non sembra essere abbastanza attrezzata per riuscire reggere il ritmo delle due battistrada.

E poi c’è il girone C, tradizionalmente quello più insidioso per il fattore ambientale e per l'asprezza delle partite. Il Bari ha impiegato due campionati, contrassegnati da fragorosi fallimenti per capire cosa serva realmente in questa categoria. Facendo tesoro degli errori del passato, la proprietà si è presa un po’ di tempo in più per non sbagliare scelte strategiche e ha puntato su quelli che sembrano gli uomini giusti per aprire un ciclo finalmente vincente. Dopo anni spesi a rincorrere inutilmente, stavolta la formazione biancorossa è padrona del proprio destino. L'unica rivale credibile è il Bari stesso perché il pur ottimo Palermo, la certezza acquisita Monopoli, la sorprendente Turris e tantomeno le discontinue Catanzaro, Foggia, Avellino, affrontato nel posticipo della diciassettesima giornata terminato poco fa, sono in grado di arginare lo strapotere tecnico della formazione di Mignani.