Rispetto per il passo indietro di Ghirelli e non solo per quello. Vulpis il nome che al momento convince di più

Non ho condiviso sempre le scelte fatte dalla Lega Pro sotto la gestione di Francesco Ghirelli, ma dire che in questi due anni la Serie C non abbia fatto cose positive come si legge in giro è francamente irrispettoso. Sul piano della visibilità, del fronte digital e dei social, giusto per citare alcuni fronti, Ghirelli e il suo staff ha fatto, magari sbagliando, ma non è certo rimasto immobile. E questo va riconosciuto.

Il tentativo di cambiare il format al campionato, nel pieno della discussioni sulla riforma dell'intero sistema calcistico, è stato però oggettivamente un autogol. Pagato caro. Con il disappunto evidente di Gabriele Gravina, numero uno della FIGC. Un passo falso sul quale Ghirelli ci ha messo, in ogni caso, subito la faccia. Prendendosi le proprie responsabilità e rimettendo alle sessanta società il proprio mandato. Altra cosa etichettabile come merce rara soprattutto in questo mondo.

Adesso cosa c'è da aspettarsi? È sinceramente presto per dirlo, ma a metà strada fra la continuità e una visione differente del mondo del pallone, rivolta anche ad un rinnovamento in termini di visibilità del prodotto, c'è sicuramente Marcel Vulpis, attuale vicepresidente e reggente al trono in attesa delle elezioni di gennaio. Un nome che sta già riscuotendo consensi a differenza di quello di Carlo Tavecchio ex presidente federale che, al di là, di qualche primo contatto pare non convincere e non essere, lui stesso convinto.

Sugli altri papabili è presto per esporsi, ma la speranza (mia prima di tutto) è che si eviti l'ennesimo rimpasto di volti noti. Ovviamente servirà un nome non divisivo (la riforma andrà fatta prima o poi) a tutti i livelli, con la capacità di guardare oltre il breve termine.

Questo è quello che mi sento di chiedere a Babbo Natale per la mia personalissima "letterina" di fine 2022. Per il resto... Tanti auguri a tutti!