Se due indizi fanno una prova...Carpi e Casertana bocciate dal TAR. Per le altre tre le speranze sono ridotte al lumicino. E ora bisogna far presto per salvare almeno la D

18.08.2021 00:00 di Tommaso Maschio   vedi letture
Se due indizi fanno una prova...Carpi e Casertana bocciate dal TAR. Per le altre tre le speranze sono ridotte al lumicino. E ora bisogna far presto per salvare almeno la D
TMW/TuttoC.com

Se due indizi fanno una prova, la Serie C (e anche la Serie B) non dovrebbero vedere rivoluzioni dalle sentenze del TAR del Lazio che ancora non sono state rese note. Ovvero quelle relative a Sambenedettese, Novara e ChievoVerona. Nella giornata appena trascorsa infatti solo Carpi e Casertana hanno conosciuto la sorte dei loro ricorsi contro l’esclusione dalla prossima Serie C con il Tribunale Amministrativo che ha respinto in entrambi i casi le richieste decretando così la ripartenza dei due club dalle serie inferiori: la D per i campani, mentre per gli emiliani potrebbe esserci una serie ancora più bassa.

Appare difficile quindi che il TAR possa prendere decisioni diverse per le altre tre società che sono ancora in ballo e ribaltare le decisioni prese in precedenza da FIGC, TAR stesso e Consiglio di Stato. Per Chievo, Novara e Sambenedettese quindi si profila un addio ai professionisti e la ripartenza, probabilmente, dalla Serie D con una nuova società che possa garantire un futuro sereno e il ritorno rapido in terza serie. Sono già diverse del resto le cordate che si stanno muovendo in maniera più o meno concreta per ridare un futuro calcistico alle città momentaneamente scomparse dalle mappe.

La certezza la avremo probabilmente solo nella giornata di oggi, anche se non sono attese sorprese. Del resto i primi cittadini delle città interessate sembrano aver capito già da tempo che la battaglia legale è persa ed è meglio iniziare a lavorare già con lo sguardo rivolto al futuro nella speranza di trovare la compagine societaria giusta per ripartire già dalla prossima stagione senza lasciar passare un anno senza calcio in città in quella che potrebbe essere la stagione della ripartenza del calcio con il pubblico sugli spalti. Un’occasione da non perdere per cercare di non dilapidare il patrimonio, dopo quello tecnico ormai svanito, rappresentato dai tifosi che dopo oltre un anno senza poter assistere dal vivo alle partite rischierebbero anche la beffa di restare senza una squadra da tifare. Il tempo stringe e ora bisogna far presto per salvare almeno il salvabile.