Tre indizi fanno una prova: sarà un campionato più equilibrato e livellato verso l'alto. Primo non per caso: Siena sogna in grande con Gila e Perinetti

14.09.2021 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Tre indizi fanno una prova: sarà un campionato più equilibrato e livellato verso l'alto. Primo non per caso: Siena sogna in grande con Gila e Perinetti

Tre partite sono troppo poche per dare dei giudizi approfonditi, ma sono abbastanza per ricavare le prime indicazioni sul nuovo campionato di Serie C, dove l’equilibrio appare superiore rispetto alle ultime stagioni. Presto, come detto, per sbilanciarsi, il rischio di essere puntualmente smentiti è molto alto ma l’impressione generale è quella di un torneo maggiormente livellato verso l'alto, nel quale il divario tecnico tra le squadre pare essersi assottigliato.

Prendiamo come esempio il girone B dove al comando troviamo due squadre che fino a qualche mese fa erano separate da due categorie di differenza: per la risalita immediata dopo la retrocessione dalla cadetteria il Pescara ha deciso di affidarsi alla guida esperta di Auteri, in cerca di riscatto dopo la fallimentare doppia esperienza di Bari. Colui che fino a poco tempo fa era considerato lo specialista delle promozioni ma al quale la critica ultimamente rimprovera di aver perso il guizzo. Bene, contro la Vis Pesaro è arrivato il primo mezzo passo falso ma la reazione c’è stata, riprendendo per i capelli una partita che si poteva pure perdere. E senza la super parata nel finale del portiere avversario Farroni ora saremmo qui a elogiare una squadra da sola in vetta a punteggio pieno. Il primo posto non è l’obiettivo dichiarato del Siena ma, senza grandi assilli, la formazione bianconera sembra avere tutte le carte in regola per disputare un torneo di vertice. La partenza è stata superiore alle aspettative iniziali però quando una proprietà ambiziosa sceglie un direttore sportivo della competenza di Perinetti, capace di assemblare in poco tempo un organico di valore, è qualcosa da mettere in conto. Se a questo si aggiungono le idee e la fame di Gilardino, che è più o meno la stessa di quando aspettava il pallone giusto per scaraventarlo in fondo al sacco, ci sono tutte le condizioni per divertirsi. 

Nel girone A il Padova sta onorando il ruolo di favorita designata ma la spumeggiante Pro Vercelli ammirata in questo avvio è un modello accattivante con ampi margini di miglioramento. Nel solco della continuità AlbinoLeffe e Sudtirol, presenze ormai fisse in alta quota. La sorpresa più bella finora è nel girone C e si chiama Monopoli, sempre che di sorpresa vera e propria si possa parlare, visto che il primato, seppur provvisorio, della formazione biancoverde non è frutto del caso, affondando le radici in una programmazione oculata. E a proposito di formazioni pugliesi, che bello rivedere tanto entusiasmo in una piazza storica come Taranto. Chiosa dedicata al Bari, sul quale sono stati già versati fiumi di parole: non abbiamo gli elementi per sapere se stavolta la musica sarà diversa: certo è che il progetto tecnico sta seguendo una linea meno improvvisata e più logica. Basterà per vincere?