Catania, Corbari: "Non ci nascondiamo. Il nostro obiettivo è vincere il campionato"

Andrea Corbari, centrocampista del Catania, ha vinto il premio come Miglior Centrocampista Girone B™, per la sua esperienza nelle file della promossa Virtus Entella. Presente al Gran Galà del Calcio ad Arezzo, il giocatore è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com: "È stato un anno fantastico, si è creato un gruppo che è andato oltre le difficoltà e oltre i valori tecnici, si è creato un ambiente unico che ci ha ga portato ad un obiettivo grande".

Ti aspettavi di poter restare in B con l'Entella?

"Ci speravo. Ma ci sono tante dinamiche nel calcio, anche a livello contrattuale. Non avendo mai giocato in cadetteria, sarebbe stato bello mettermi alla prova. Ma è arrivata un altro tipo di chiamata, in un tipo di piazza diversa da Chiavari. Sono contento di dove mi trovo adesso e del percorso che stiamo facendo. Sono mentalizzato su questo".

L'obiettivo del Catania è vincere il campionato ma c'è un girone di fuoco con Salernitana e Benevento...

"E ci metto dentro anche il Cosenza che sta risalendo. Rispetto al Girone B è un girone totalmente diverso, ci sono tante piazze storiche e con la cultura di vincere il campionato. Noi siamo partiti bene, siamo lì e ce la giochiamo, abbiamo dato un segnale di forza vincendo in casa sia contro Benevento sia contro Salernitana. Ci giocheremo le nostre carte fino in fondo. L'obiettivo è quello di vincere? Sì, è quello. Non ci siamo mai nascosti. Siamo stati bravi a tornare lì in mezzo dopo un periodo 'negativo' fatto di tre pareggi di fila e una sconfitta. Ora siamo davanti e l'obiettivo è quello".

La cosa che stupisce è che a Catania, in casa, non avete ancora subito gol.

"Su 21 punti disponibili ne abbiamo fatti 19, abbiamo vinto tutte le partite pareggiandone una, 19 gol fatti e zero subiti. Numeri importanti: deve diventare il nostro fortino. 10 clean sheet: dobbiamo continuare su questa strada".

Ti stai divertendo? E quale sarà il tuo obiettivo personale?

"Mi sto divertendo. Quando si va a creare questo tipo di squadra, con questo tipo di giocatori, con una rosa molto importante alla fine l'obiettivo non è trovare gloria personale ma anteporre il gruppo. Se siamo tutti mentalizzati sul fatto che il mister deve fare delle scelte, si gioca in 11, si entra in 5 e noi siamo 23, qualcuno non entrerà, ma se lo accetti hai già fatto metà dell'opera. L'obiettivo personale diventa poi quello della squadra".