INTERVISTA TC - AlbinoLeffe, Giorgione: "Mi sono messo a studiare"

23.06.2022 07:30 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Carmine Giorgione
TMW/TuttoC.com
Carmine Giorgione
© foto di Francesco Moscatelli

AlbinoLeffe fa rima ormai con  Carmine Giorgione, capitano e uomo più rappresentativo dei Seriani. Centrocampista campano dai piedi buoni, classe '91 sesto nella classifica di presenze di tutti i tempi dei blu celesti con 206 partite disputate. Numeri destinati  a crescere vista il rinnovo del contratto firmato nello scorso febbraio, adesso la scadenza è fissata al 30 giugno 2024. Ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com a tutto tondo, mostrando idee molto chiare circa il futuro una volta appese le scarpette al chiodo.

Periodo di vacanza quello di questi giorni per voi calciatori quello attuale, è il momento di ricaricare le pile attendendo quello che accade nelle varie società

"Non è soltanto vacanza, perchè mi alleno tutti i giorni perchè voglio presentarmi in forma al ritiro, la scorsa stagione ho fatto un solo gol e non va bene, certo sette assist è un buon bottino, ma devo segnare di più. Come ogni anno questo periodo è dedicato a valutare le iscrizioni dei singoli club, anche se devo dire che quest'anno le cose a livello complessivo sembrano andare decisamente meglio. Il caso più eclatante è stato quello del Catania, bisogna evitare casi come quello della formazione etnea, ne risentono i calciatori, ma non soltanto, perchè dietro c'è tutto un mondo di addetti con stipendi non eccelsi. Lo dico perchè ho vissuto un fallimento quindi so cosa si prova, e quali sono le dinamiche.Quando si parla di calcio si pensa soltanto a Lukaku o Ibrahimovic, ci sono tanti luoghi comuni a questo riguardo: io ad esempio mi sono messo a studiare".

Che cosa?

"Scienze motorie, il mio è un progetto di ampio respiro. Mi piacerebbe creare una nuova figura nel calcio, una sorta di Head Coach che possa aiutare i calciatori, approfittando della mia esperienza. Quindi un qualcosa che possa abbracciare varie discipline, a partire da quella psicologica, l'alimentazione e il movimenti aerobici. Ne ho cominciato a parlare, potrebbe essere argomento di tesi. Non è semplice lo so, sto studiando compatibilmente con gli impegni. Dopo la fine del campionato il presidente ci ha obbligato ad allenarci per un mese".

Parliamo proprio della stagione andata in archivio, da giudicare in chiave positiva visto il raggiungimento della salvezza: forse però vi è mancato qualcosa in alcuni frangenti?

"Per una società come la nostra il mantenimento della categoria è l'obbiettivo primario, è stato importante essere riusciti ad ottenerlo in una campionato difficile e molto competitivo. Per un motivo o per l'altro non siamo riusciti a fare quel salto di qualità che ci avrebbe permesso di agganciare i play off. Quindi una volta sfumato questo obiettivo il presidente ci ha chiesto di continuare ad allenarci, è stato un modo per lavorare ulteriormente nel periodo in cui solitamente si stacca, potrebbe sicuramente esserci utile in futuro".

Parliamo del rinnovo con l'AlbinoLeffe, dove vuoi arrivare: ci sono obiettivi?

"Ormai questa per me è una seconda casa, mi sono fatto una vita qui sto con la mia compagna che fra poco diventerà mia moglie. Qui ho tutto, il mio obiettivo è quello di diventare il calciatore con maggiori presenze dell'AlbinoLeffe, ho superato le 200 preso miro alle 305 di Mirko Poloni. Prima di smettere mi piacerebbe conquistare la serie B con questa maglia, far tornare questo club nella seconda serie nazionale. Sono consapevole che per farlo occorre tanta strada sotto vari aspetti".

Il club è davvero lungimirante, a dicembre è stato inaugurato il primo stadio di proprietà in serie C: questo vi responsabilizza maggiormente?

"In parte si, le difficoltà incontrate nelle gare interne sta nel fatto che a Gorgonzola dove abbiamo giocato la prima parte della stagione, il campo era piccolo quindi vengono fuori un certo tipo di partite, spesso battaglie. Allo Stadium invece le dimensioni sono totalmente diverse, li bisogna giocare al calcio, per farlo al meglio bisogna lavorare molto, devi avere una certa struttura".

All'inizio di ogni anno il vostro girone viene giudicato il più facile, poi si scopre che due formazioni del girone A sono approdate alle semifinali play off

"Certe analisi a volte non sono molto precise, anche perchè chi conosce bene la realtà della terza serie era consapevole del fatto che anche nel girone A c'erano squadre di valore. A mio avviso i gironi erano bilanciati, molte partite erano caratterizzate dal grande equilibrio dove gli episodi risultavano decisivi".

Infine una battuta sul Messina, una tua ex squadra che si è iscritta ieri in extremis

"Ho militato nella società giallorossa, sono a conoscenza di queste problematiche. Spero che riesca a risolvere la situazione nel migliore dei modi, alla formazione siciliana auguro il meglio, ci sono stato ed è stata una esperienza molto positiva per la mia crescita personale".