INTERVISTA TC - Calcagno: "Sanzioni non pagate? Possibile esclusione"
Promozioni, retrocessioni ed esclusioni. Il Consiglio Federale di ieri ha cambiato le carte in tavola. Cinque promozioni in B, sette retrocessioni in D. E nuove norme per arginare il caos penalizzazioni. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Assocalciatori.
In B oltre alle tre vincenti dei gironi, ne saliranno due dai playoff?
"Ancora non si conosce il meccanismo, il regolamento non è stato deciso all’interno del consiglio ma lo decideranno Lega Pro e FIGC. Noi siamo stati gli unici a votare contro la B a 20, non ci sembrava legittimo cambiare il format a cinque mesi dalla nuova stagione. Mi fa specie che le società di C, dopo i ceffoni presi in estate, abbiano accettato tale cambiamento. Però, nell’illogicità del provvedimento, promuovere in B entrambe le finaliste dei playoff credo sia l’unica maniera per rientrare nella quota 20".
E per quanto riguarda le sette retrocessioni? L'ultima diretta per girone, la perdente dai playout per girone e la perdente della sfida tra le vincenti dei playout dei gironi A e B?
"Non credo ci siano molte alternative ma, ripeto, non ne abbiamo discusso. Fino a ieri l'avremmo considerata una stortura spaventosa del sistema, visto che Matera e Pro Piacenza potrebbero evitare alle altre la retrocessione diretta. Ma visto quello che è successo in quest'incredibile annata, sembra il minore dei mali, una cosa di poco conto rispetto agli innumerevoli danni fatti".
E le nuove norme sulle esclusioni?
"Tecnicamente è stata approvata una norma che prevede, tra mancati pagamenti, gravi irregolarità e recidività varie, la possibile esclusione di chi non pagherà le sanzioni federali. Ma per arrivare al provvedimento dovremo attendere i tempi della condanna, del successivo deferimento e del processo sportivo. Credo che le procedure fallimentari in corso interverranno prima sulle situazioni di Pro Piacenza e Matera".
Lucchese e Cuneo?
"Per quanto riguarda la fideiussione sono nella stessa situazione delle altre due società. Potrebbero avere una posizione complessivamente differente in caso di mancato pagamento dei 350mila euro, perché hanno una situazione stipendiale diversa, nonostante la grande problematica della fideiussione mancante”.
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