INTERVISTA TC - Cosenza: "Arrivo a Piacenza con la voglia di un ragazzino"

11.01.2022 20:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Cosenza: "Arrivo a Piacenza con la voglia di un ragazzino"
TMW/TuttoC.com

"Il Piacenza si è interessato a me tramite il direttore, c'è mister Scazzola che ho avuto a Vercelli e Alessandria. È una di quelle piazze alle quali non si può dire di no". Francesco Cosenza, nuovo difensore dei biancorossi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per raccontare l'approdo al club emiliano.

A proposito di mister Scazzola che come dicevi ritrovi..
"Sì, con grande gioia, insieme abbiamo vinto un campionato. Abbiamo gettato le basi dell'Alessandria che si è poi rivelato vincente. Fu esonerato ma iniziò a costruire la strada per la vittoria. Devo tanto al mister, mi ha sempre dimostrato affetto. Quando sei un giocatore maturo come lo sono io e trovi gente interessata, nonostante l'età, ti fa sentire onorato. Farò di tutto per ricambiare la sua fiducia".

Cosa può fare questo Piacenza?
"Bisogna fare un passo alla volta. È una squadra giovane, ben costruita, che può fare sempre meglio. La piazza ha una storia incredibile, per blasone e non solo deve avere sempre l'ambizione di fare sempre qualcosa in più. Le basi ci sono. Sta a noi avere la giusta fame, l'equilibrio, il sacrificio, fare gruppo perché è fondamentale. Io ci credo tantissimo al di là della qualità dei singoli giocatori. Bisogna puntare in alto ma con umiltà".

Come si convive con il Covid?
"La vita alla quale dobbiamo abituarci. Ha stravolto la normale quotidianità, è tutto molto complicato. Ne risente lo sport così come i bambini, le famiglie. È diverso giocare in uno stadio con poca gente, anche nello spogliatoio devi stare attento con i compagni, non sai se puoi dare un cinque o abbracciarti. Ha stravolto un po' tutto. Ma sono convinto che ne usciremo".

A proposito degli stadi e della riduzione del pubblico, che ne pensi?
"Un rammarico, io vivo di sensazioni, di stimoli: mi nutro del calore dei tifosi. Sta diventando un altro sport. Ci stiamo l'abitudine ma la mancanza del tifo comporta dei problemi. Senza gente sugli spalti viene in parte meno l'emozione, non si scappa da questo".

Sperate almeno di giocare il 23 gennaio?
"A questo punto io spero si riprenda il prima possibile per avere una parziale normalità. Intanto mi auguro che i ragazzi colpiti dal virus si riprendano il prima possibile, per ricominciare con una parvenza di normalità, anche se la situazione è particolare".

Ti sei dato un obiettivo personale?
"Sono un ambizioso, mi piacciono le sfide. Il mio obiettivo è continuare a fare quello che ho fatto negli ultimi anni. Ho la voglia di un ragazzino. Vengo da tre mesi fuori lista, mi sono allenato da solo, ho dovuto rinunciare al calcio. Voglio ritrovare il campo, il gruppo, la tensione della gara, con grande ambizione che è quella che mi ha dato grandi soddisfazioni fin qui".