INTERVISTA TC - DG Ancona: "Dispiace per domenica, ma lavoriamo per il futuro"

04.05.2022 16:00 di  Gianmarco Minossi   vedi letture
INTERVISTA TC - DG Ancona: "Dispiace per domenica, ma lavoriamo per il futuro"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Rotili

Un bilancio sulla stagione appena archiviatasi, ma anche e soprattutto uno sguardo rivolto alla prossima, con una nuova proprietà alle spalle: ai microfoni di TuttoC.com, la presidente e direttore generale Roberta Nocelli (prossima al ruolo di amministratore delegato assieme a Roberto Ripa), racconta come ha vissuto l'annata da poco terminata e come si appresta a programmare quella che verrà.

Partiamo innanzitutto da domenica scorsa: quant'è stata grande la delusione per non aver chiuso nel migliore dei modi la stagione davanti al proprio pubblico?

"Quella di domenica era una partita alla nostra portata: siamo dispiaciuti, perché avremmo voluto continuare questo percorso, che era importante per noi e per la piazza. E' andata così, purtroppo il calcio ti riserva spesso delle sorprese amare, anche quando pensi di avere qualcosa in più. Però secondo me il cammino è stato positivo, nonostante la sconfitta tutti ci hanno applaudito: per me quella è forse la soddisfazione più grande della stagione".

Qual è il suo personale di bilancio stagionale di un'annata che si è rivelata ben al di sopra delle aspettative iniziali? E' soddisfatta del piazzamento nella regular season o secondo lei si poteva osare di più?

"Il mio bilancio è sicuramente molto positivo: ovviamente quando si costruisce una squadra nuova come la nostra ci sono tanti interrogativi, ma il lavoro di gruppo, a partire dal direttore, fino ad arrivare allo staff tecnico e ai ragazzi, ha dato i  suoi frutti. Si percepiva nell'aria che saremmo andati oltre alla salvezza: sono sicuramente soddisfatta, il sesto posto dietro a Modena, Reggiana, Cesena, Pescara ed Entella, la dice lunga sul percorso che abbiamo fatto".

Se è vero che nella classifica finale siete riusciti a migliorare quanto fatto l'anno scorso col Matelica, ai play-off avete fatto invece un passo indietro, uscendo contro una squadra sulla carta sfavorita, mentre l'anno scorso eliminaste le più quotate Sambenedettese Cesena? Cos'è mancato secondo lei quest'anno per proseguire il percorso nella post season?

"Ogni avversario è completamente diverso dalla stagione precedente: per dire, l'anno scorso abbiamo battuto il Padova 4-1, mentre quest'anno con le big non siamo mai riusciti a vincere. Sono annate diverse, con particolari differenti, ma quel che conta è una stagione di 38 partite, non la singola gara: è vero che rimane il rammarico dper l'ultimo match, ma ci siamo migliorati rispetto all'anno scorso, anche se si può sempre fare di più. Ripeto, ci dispiace aver finito qui il percorso ai playoff, ma non possiamo che essere soddisfatti. Abbiamo preso quel gol dalla lunga distanza, qualche palla non è voluta entrare, magari se avessimo riacciuffato il risultato staremmo a parlare di un'altra partita: ormai però è andata così, bisogna rimanere umili e accettare le sconfitte".

E' già stata confermata nell'organigramma della nuova proprietà: da dove comincerete a lavorare per programmare la prossima stagione?

"Sono stata confermata praticamente in tutti i miei ruoli: ho ringraziato subito per la fiducia che mi è stata data, perché è vero che le persone guardano il tuo lavoro, ma non ti conoscono:, per cui aver ricevuto il benestare da chi sta dall'altra parte del mondo, come lo stesso Ripa, è un segnale di forza di tutti noi. Noi lavoriamo al futuro da quattro mesi, il nostro programma prevede la realizzazione di strutture idonee alla crescita del settore giovanile, ma anche una squadra competitiva per la prossima stagione, oltre al reclutamento di vari giovani ambiziosi sul territorio. Dobbiamo essere una società di calcio sostenibile e la sostenibilità si realizza con la con strutture attrattive per i giovani e per le famiglie, che devono essere sicure di lasciare in buone mani i loro figli: Ancona deve diventare un polo attrattivo per il calcio marchigiano".

Un futuro che prevede ancora Colavitto in panchina? O in caso di separazione avete già pronte le alternative?

"Di queste cose se ne occupano altre figure, non io: la società si è seduta al tavolo più di una volta col mister e lo farà ancora, se dovesse esserci la volontà di proseguire insieme. Credo che ogni componente debba fare la sua parte, poi se son rose fioriranno".

Cosa si sente di dire alla tifoseria dorica che non vi ha mai fatto mancare il suo supporto?

"La tifoseria è qualcosa di eccezionale, sotto tutti i punti di vista: leale, corretta, onesta, pulita e sempre sincera. Esprime tutto l'amore per questi colori e per il cavaliere: ha sostenuto questi ragazzi senza mai smettere di cantare, nonostante le sconfitte anche più brutte, come nei derby con la Fermana. Ogni volta che vado in tribuna, mi rivolgo con lo sguardo verso sinistra alla Curva Nord, pensando al lavoro fatto durante la settimana: vederli entrare è la soddisfazione più grande, significa che qualsiasi cosa accada posso stare tranquilla, perché so che ci sono e si sentono partecipi di tutto questo. L'Ancona è una comunità e buona parte di questa comunità la occupano sicuramente loro".