INTERVISTA TC - Dg Potenza: "Basta polemiche. Siamo nella storia"

10.07.2020 16:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Dg Potenza: "Basta polemiche. Siamo nella storia"
TMW/TuttoC.com
© foto di Uff. Stampa Potenza

Prima il Catanzaro, poi la Triestina e adesso la Reggiana. Il Potenza, grande sorpresa di questi playoff, non ha nessuna intenzione di fermarsi. TuttoC.com ha intervistato il giovane direttore generale dei rossoblù, Manuel Scalese, per analizzare il successo ottenuto ieri contro gli alabardati e il restante cammino verso la B dei lucani.

Siete ai quarti di finale. Dopo aver eliminato due corazzate.
“Sono state due gare dall’alto tasso tecnico e dall'altissimo contenuto emotivo. Abbiamo affrontato due corazzate della categoria, due squadre blasonate che nella loro storia hanno toccato picchi importanti. Ci siamo scontrati con filosofie diverse, con budget più alti, e ce l'abbiamo fatta. Siamo entrati nella storia perché, al di là della serie B raggiunta in passato, questo è il risultato più alto del Potenza in C. E lo dedichiamo tutto ai nostri tifosi: ci mancano, sarebbero stati la ciliegina sulla torta".

E adesso la Reggiana, ma in Emilia.
"Non vediamo l'ora di giocare in un tempio del calcio come lo stadio reggiano. Il fattore campo comunque è relativo. Il problema è che non avremo più 2 risultati su 3 a disposizione. Inoltre loro saranno al primo match dopo tanti mesi: può essere un’arma in più per noi. Ma sappiamo comunque che affronteremo una squadra fortissima, abituata a fare la partita e dominare in campo. Diciamo che tatticamente finora potevamo scoprirci di meno per far male in ripartenza. Adesso non sarà più così. Serviranno sregolatezza e faccia di bronzo. Anche perché queste partite sono decise da episodi, l'importante è azzeccare quelli".

A proposito di episodi. Contro la Triestina sono stati tanti...
"Già. A cominciare dal mancato gol di Murano dopo pochi minuti. Con quella rete avremmo avuto meno patemi d’animo. Poi ci sono state due traverse da parte loro: la fortuna è un fattore importante ma credo che aiuti veramente gli audaci e noi lo siamo stati. Questo Potenza sa soffrire, sa che quando le cose si stanno per mettere male spazza il pallone anche a 100 metri dallo stadio. Sa che non è vergognoso farlo perché prendere gol in quel momento ti farebbe disunire. È un Potenza che guarda con maturità il risultato".

E poi c'è l'episodio del rigore, con le grandi proteste dei giuliani.
"Il contatto sembra esserci ma bisognerebbe capire se Procaccio si sia lasciato andare o meno. Se Silvestri, insomma, sia un ostacolo decisivo per l'avversario oppure no. Ma prima, però, ci sarebbe una possibile posizione di offside. Abbiamo percepito che la quaterna abbia deciso di non concedere il penalty anche in base a questo". 

Ultima polemica: in due gare ci si lamenta che al Viviani ci siano troppi accreditati.
"Polemica inutile e sterile. C’è un protocollo FIGC ferreo sulle persone che possono accedere allo stadio. La Lega, la Procura Federale e le Forze dell'ordine hanno controllato il rispetto delle regole. Non abbiamo ricevuto né multe né denunce, il che significa che non abbiamo commesso irregolarità nella gestione degli accrediti".

Non sarà una multa ma forse un pegno sì. Il presidente Caiata dovrà pagare 300mila euro di premio in caso di promozione in B. Inizia ad avere paura?
"Diciamo che metterebbe mano al portafogli col sorriso, cosa che non capita spesso quando si parla di cifre del genere (ride NdR). Il presidente ha promesso tale cifra alla squadra perché ci crede veramente. Ha sempre creduto in questa squadra. Ai ragazzi ha detto che non ha voluto cambiare tanto durante le ultime sessioni di mercato perché aveva capito, nei playoff di un anno fa con l'eliminazione beffarda per mano del Catania, che il ciclo non era finito". 

Però non siete i favoriti per la vittoria finale.
"Lo sappiamo benissimo e questo è la nostra forza. Siamo spensierati: parafrasando Mourinho, per noi la B è un sogno, non un'ossessione. In questi playoff siamo tra le migliori otto d'Italia e vogliamo ritardare il rompete le righe non perché dobbiamo conquistare la cadetteria a ogni costo. Ma perché, semplicemente, vogliamo continuare a stare insieme. Non pesano più nemmeno i 13 tamponi fatti, l'ultimo stamattina. Anzi, ci tengo a ringraziare la Regione Basilicata per la convenzione. Fino a pochi mesi fa sembrava impossibile poter riprendere e, onestamente, non saremmo mai tornati in campo se l'emergenza non fosse cessata. Sarebbe stato impossibile pensare di 'rubare' tamponi a persone che magari ne avrebbero avuto davvero bisogno".

Con mister Raffaele che viene monitorato da più parti.
"Ricordo ancora i tanti mugugni quando arrivò. Furono tante le critiche della stampa, nazionale e locale, al patron Caiata. Eppure la sua scelta di tesserare un giovane emergente si è rivelata vincente: il presidente, al quale faccio i complimenti pubblicamente, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa a tal proposito. E sul mister c'è poco da dire: si merita tutto il meglio e farà strada. Noi lo vogliamo qui a Potenza ma se arriverà un'offerta di quelle irrinunciabili noi non gli tarperemo le ali". 

Torniamo alla Reggiana: per loro il primo match dopo mesi, per voi tante partite di fila. E i vostri "vecchietti" come faranno?
"Come hanno fatto sempre, con l'entusiasmo dei ragazzini che li contraddistingue. Non è una frase fatta ma è la semplice realtà. Giosa, Dettori ed Emerson, per intenderci, si ritrovano al campo d'allenamento un'ora prima degli altri per giocare a teqball, un misto di calcio e tennis. Non hanno nemmeno il tavolo da gioco ufficiale, gli basta un tavolino. E poi uno come Emerson, che tra poco compirà 40 anni, ha il record di partite consecutive giocate in queste ultime stagioni: 45 di fila, non sa cosa sia la stanchezza. Ovviamente lo staff tecnico e quello sanitario lavorano con grande attenzione per permettere a tutti il recupero".

Mettiamo che il Potenza riesca ad espugnare Reggio Emilia. E poi?
"E poi speriamo di beccare in semifinale il Novara e la Juventus B in finale. Nulla contro le due piemontesi, ci mancherebbe. Però sarebbero le due uniche squadre che ci permetterebbero di tornare a giocare nel nostro stadio (ride NdR)".

Potenza come Cosenza?
"Ci pensavo ieri. Sarebbe bellissimo ripetere l'impresa dei calabresi ai playoff di qualche anno fa. E confesso che dopo la partita con la Triestina mi sono commosso: non accadeva da 13 anni, da quando eliminammo il Benevento approdando in C1. La sensazione è che il bello deve ancora venire...".