INTERVISTA TC - DS Feralpi: "La serie C? È ad un livello molto alto"

19.12.2018 13:20 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DS Feralpi: "La serie C? È ad un livello molto alto"
TMW/TuttoC.com
© foto di Fotolive/Feralpisalò

Tra le formazioni di vertice del Girone B si annovera sicuramente la Feralpisalò, uno di quei club che nel mercato ha calato il colpo grosso, assicurandosi un profilo di blasone come Caracciolo, che ha rinforzato un organico già di notevole spessore. 
Una panoramica su questa prima parte di stagione, anche se al termine del girone di andata mancano sempre due gare, è data, ai microfoni di TuttoC.com dal DS dei gardesani Gianluca Andrissi.

Una Feralpisalò caduta nuovamente in un momento no: che sta succedendo alla squadra?
"Abbiamo avuto un inizio duro, le prime tre gare non sono state positive, ma poi la squadra si è compattata e ha centrato un filotto utile che la ha portata dai bassifondi della classifica al secondo posto. Poi le ultime tre gare non ci hanno sorriso, ma non si può parlare di momento no, perché le stesse si sono giocate nel giro di una settimana. Io non mi preoccupo, come non mi esaltavo quando eravamo in alto, dico solo che il campionato è molto competitivo, dobbiamo puntare al traguardo più alto possibile".



Paradossalmente, però, squadre dal grande valore tecnico e grandi nomi come la Feralpi farebbero forse meno fatica in Serie B...
"Forse si, ma perché in Serie B l'obiettivo sarebbe il mantenimento della categoria. Ma posso assicurare che anche in Cadetteria, dove ero lo scorso anno, c'è molta competizione, sei sempre in un perenne limbo che alle volte cambia anche con una sola gara. Non solo, giocare 42 partite è dura, anche se comunque pure 38 gare non sono una passeggiata: del resto credo che le categorie belle siano proprio la Serie B e la Serie C, mai scontate. La A ha perso il suo fascino, è troppo scontata".

Perché allora tutti bistrattano il campionato di Serie C?
"Bella domanda. La Serie C è poco conosciuta nei vertici del calcio. È l'immaginario collettivo dunque che è sbagliato, questo è un campionato duro e formativo, che presenta anche un livello molto alto: parlo a esempio del mio girone di competenza, che annovera formazioni molto attrezzate anche in basso alla classifica. Quando club così non sono ai vertici vuol dire che il livello è davvero alto. E non solo dal punto di vista tecnico, ma anche di gestione, lo dimostra il fatto che non ci sono grosse penalizzazioni. Nel Girone B ci sono presidenti che hanno fatto la Serie A, anche ai massimi vertici, ma molti che potrebbero farla, come a esempio il nostro presidente Pasini".

Torniamo nel dettaglio verdeblù: si pensa già al mercato?
"Io credo nella programmazione, e già dal 1 settembre penso al mercato di gennaio. A dire la verità sto già pensando alla stagione prossima, la 2019-20, perché niente si può improvvisare, non si lavora per l'immediato ma per il futuro. Può poi capitare il nome o l'occasione improvvisa, che diventano quindi opportunità, ma per il resto vanno seguite linee ben definite frutto di un lavoro ben organizzato: noi vogliamo valorizzare i giovani nostri e del nostro settore giovanile, perché quello è di estrema importanza, trovarne altri anche da fuori e mettere qualche innesto di esperienza. Queste sono le nostre linee guida".