INTERVISTA TC - DS Mantova: "La Serie C sarebbe il verdetto corretto"

16.05.2020 15:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
INTERVISTA TC - DS Mantova: "La Serie C sarebbe il verdetto corretto"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

Il fallimento societario del 2017 sembra ormai uno spettro lontano e il Mantova vuole tornare a essere protagonista. Dopo la sconfitta nella finale playoff di Serie D dello scorso anno, i virgiliani sono ripartiti alla grande e con lo score di 14 vittorie, 9 pareggi e una sconfitta che vale 51 punti in classifica guardano tutti dall'alto in basso nel Girone D. Sette i punti di vantaggio sull'inseguitrice Fiorenzuola e con lo stop anticipato del torneo quasi certo la società lombarda attende le decisioni del Consiglio Federale e la conferma della promozione in terza serie. "Sinceramente ritengo che per quello fatto questo anno sia il verdetto corretto - spiega il direttore sportivo Emanuele Righi a TuttoC.com -. Se poi allargo la riflessione, all’esperienza di questa società, ritengo che sia stra meritata questa promozione visto che, su 58 partite in campionato, sono state vinte 40 partite, pareggiate 14 e solo 4 sconfitte grazie a due gruppi giocatori strepitosi guidati da altrettanti tecnici bravi e preparati. Non dimentico la società che ha fatto lavorare al meglio ogni componente. Personalmente mi sono divertito tantissimo e sono contento di quel che abbiamo fatto".

Recentemente Altinier ha dichiarato che non concedere la C al Mantova sarebbe un "furto legalizzato". Concorda?

"Cristian è il capitano, è di Mantova, più di ogni altro tiene al riportare la sua città dove gli compete. Attendiamo ciò che decideranno le istituzioni anche se appare solo questione di giorni e l’impegno che ci siamo presi sarà portato a termine. Di Altinier posso solo parlare come di una persona strepitosa e fondamentale. Lui, Giorgi, Della Fiore sono stati i pilastri su cui si è basato questo anno per qualità morali e tecniche. Poi i tre tenori davanti, Cristian, Scotto, Guccione, hanno sicuramente fatto la differenza".

L'arrivo del professionismo giungerebbe al termine di un'annata importante. In Serie C confermereste lo zoccolo duro della promozione? Di certo le offerte per i vostri big non mancheranno...

"Ogni discorso è prematuro. Siamo tutti in scadenza e solo dopo la promozione certificata si potranno fare le riflessioni opportune. Questo è il tempo di essere soddisfatti per il lavoro svolto. Poi penseremo al programmare".

Le valutazioni comprenderebbero anche il tecnico: fiducia nell'accoppiata Garzon-Cuffa?

"Sono uomini della società con aspetti morali altissimi e che non hanno mai fatto mancare lealtà, serietà e disponibilità. Anche loro rientrano nella valutazione post certezza Lega Pro. A loro fin d’ora va comunque fatto un grande applauso per professionalità e capacità mostrate dal primo giorno di luglio. Un attaccamento esemplare unito a Infanti preparatore dei portieri, Merighi e Gazzola preparatori atletici, Lazzari match analisi, Mascotto team manager".

Con l'arrivo del professionismo i rapporti con l'Hellas Verona si intensificherebbero ulteriormente? Collaborazioni di questo tipo in Serie C se ne vedono sempre più spesso, come nel caso di Sampdoria e Vis Pesaro.

"Credo non sia un segreto il rapporto. C’è sempre stato sin dal primo giorno e i risultati importanti sono figli di questo costante confronto. Detto questo Mantova è una realtà talmente bella, importante, storica che la proprietà sin dal primo giorno ha garantito autonomia assoluta. E’ un grande vantaggio poter vantare questo confronto tecnico quotidiano con annesso una sorta di “prima scelta” su giocatori che possono portare in alto il Mantova e allo stesso tempo crescere individualmente dal punto di vista tecnico. Mi piace credere che Mantova possa percorrere il cammino tecnico strepitoso intrapreso dal d.s. D’Amico e dal tecnico Juric. Proprio questo ultimo è nato tecnicamente a Mantova e sarebbe stupido non carpire le linee guida del duo che è stato autentica rivelazione in A".

Una volta presa conoscenza della categoria in cui giocherete il prossimo anno quali saranno le priorità a cui rivolgere attenzione?

"Confrontarsi con la società e capire bene dove, con chi e cosa si vuole fare. Sicuramente il primo aspetto e’ tenere conto di uno staff tecnico e di giocatori che meritano la più attenta e accurata valutazione. Sono stati semplicemente perfetti in campo e fuori. Soprattutto in questi mesi di quarantena che ormai sono diventati "ottantena"! Dal magazziniere ai giardinieri, Fisioterapista, dottore, preparatori, personale degli uffici tutti hanno lavorato come se si riprendesse domani. Basti pensare che il presidente Masiello è andato tutti i giorni allo stadio per sincerarsi personalmente della cura di campo e strutture e ha seguito ogni aspetto. A loro va un grazie enorme la Lega Pro è arrivata anche grazie a questa devozione".