INTERVISTA TC - Ds Pro Vercelli: "Obiettivo playoff, la rosa più competitiva degli ultimi 3 anni"

07.12.2022 15:00 di Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Pro Vercelli: "Obiettivo playoff, la rosa più competitiva degli ultimi 3 anni"
© foto di Ufficio Stampa Pro Vercelli

Dopo Feralpisalò e Vicenza, la Pro Vercelli nell'ultimo turno di campionato ha fermato anche il Pordenone consegnando il primo posto all'ex Francesco Modesto. Ai microfoni di TuttoC.com, ha parlato il direttore sportivo dei piemontesi Alex Casella facendo un punto si questa stagione.

Direttore un bilancio su questa prima parte di stagione?
"Il bicchiere è mezzo pieno, abbiamo una classifica che ci vede a sette punti dalla prima e nel pieno della corsa playoff. Non possiamo che essere soddisfatti, c'è un pizzico di rammarico però per i punti lasciati in giro. Abbiamo conquistato vittorie importanti come Vicenza, Feralpisalò e Pordenone. Bisogna sempre cercare di migliorarsi e dobbiamo cercare di essere propositivi e positivi con squadre che ti affrontano meno a viso aperto".

Soddisfatti dell'ultima vittoria di prestigio contro il Pordenone?
"C'è tanta soddisfazione, è una conferma del lavoro del mister e della qualità della squadra. Saper di giocare alla pari contro chi ambisce a tornare in B ti dà l'opportunità di sapere che possiamo fare un ottimo campionato. Il lavoro è quello giusto anche se abbiamo attraversato momenti negativi dove vedevamo i playoff dalla parte destra della classifica. Fortunatamente abbiamo un proprietà serie, la fortuna di non farsi prendere dall'ansia quando non arrivano i risultati ha permesso di lasciare al mister la possibilità di lavorare e adesso siamo rientrati nella lotta playoff".

Durante un'intervista, dopo la sconfitta con la Pro Patria, scaricò su di lei le responsabilità. In tanti invece cambiano allenatore alle prime difficoltà rispetto alla Pro Vercelli.
"La programmazione deve avere un valore, se non c'è un motivo reale per buttare nel cestino le scelte estive bisogna dare forza al mister, ai ragazzi intervento anche magari in maniera decisa. Quando le cose vanno è merito di tutti, lo è anche quando vanno male. Se si guardano poi i numeri alla fine dell'anno, poche volte incidere il cambio in panchina quindi ci deve essere un motivo reale per cambiare e buttare mesi di lavoro. Bisogna ragionare con la testa per capire cosa fare nel breve periodo per ridare fiducia al gruppo. La forza di questa società è la tranquillità nel gestire i momenti delicati senza farsi prendere dall'ansia e dalla fretta".

Forse questa è la Pro Vercelli più forte delle ultime tre da lei costruite?
"Siamo partiti con un organico di livello alto, la difficoltà è quella probabilmente di aver inserito diversi giocatori alla fine del mercato e che erano fuori dal progetto in cui si trovavano ed hanno avuto bisogno del tempo. Sono convinto che ci sono ottimi giocatori, abbiamo rinforzato la squadra già dallo scorso gennaio. Abbiamo dei giovani di un livello alto e ti permette di avere una rosa che a Vercelli è la più competitiva dei tre anni".

Tra giovani di proprietà e quelli in prestito avete puntato sulla qualità e non sul minutaggio, giovani e forti.
"Tre anni fa sono passati da Vercelli Zerbin e Hristov che ora sono in Serie A e adesso ci sono altri calciatori che tra qualche anno saranno in massima serie. Hanno bisogno del percorso giusto, Vercelli ha attrattiva per questi giovani e le società di A si fidano di noi. Crediamo moltissimo nel mix tra esperti e giovani, purtroppo nei professionisti si fa fatica a far questo. Cambiamo con così tanta facilità allenatori, dirigenti non credendo ad un progetto, quindi questo poi porta a non aspettare un giovane che deve fare un percorso ma voler un giocatore pronto. Siamo l'unica realtà che gioca con il 2004 in porta e questo fa capire la forza mentale di quando si crede in un giovane ed il futuro sono i ragazzi giovani, quelli esperti ci servono per il salto di qualità".

Come state lavorando sul giovane Rizzo che è accostato spesso a squadre di Serie A?
"Sia con lui che con altri stiamo lavorando tantissimo sulla testa e sulla gestione dei ragazzi, un ragazzo di quell'età spesso si fa sopprimere dalle aspettative. Bisogna essere bravi nell'ambiente dove si lavora a tenerli con i piedi per terra, esagerare nelle aspettative può provocare delle difficoltà pregiudicando le carriere". 

Il mercato di gennaio intanto si avvicina...
"Siamo partiti con l'obiettivo dei playoff che possiamo raggiungere, non vediamo situazioni particolari che possano pregiudicare il piazzamento che ci siamo prefissati. Se c'è qualche ragazzo che desidera cambiare aria poi faremo qualche intervento. Dopo queste tre partite faremo una riunione con società e mister per capire se possiamo o meno migliorarci. Siamo soddisfatti, dobbiamo continuare a crescere".