INTERVISTA TC - Ds Renate: "Faremo ancora qualcosa sul mercato"

19.08.2021 17:00 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Antonio Obbedio
TMW/TuttoC.com
Antonio Obbedio

Alle porte una nuova stagione per il Renate, i nerazzurri si presentano ai nastri di partenza piuttosto rinnovati ma con la volontà di continuare a stupire. Ne ha parlato il direttore generale del club lombardo Antonio Obbedio in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com

Avete fatto dei cambiamenti in questa sessione estiva di calciomercato, tecnici e allenatori determinanti nelle annate precedenti sono andati altrove: c'è da attendersi un periodo di assestamento?

"Abbiamo fatto un mercato in uscita importante, il tecnico Aimo Diana insieme a Gugielmotti sono passati alla Reggiana. Plescia un calciatore valorizzato dalla Vibonese ma che era di nostra proprietà è andato ad Avellino senza dimenticare il passaggio di Kabashi in serie B al Como. Nei prossimi giorni ci saranno attente valutazioni riguardo alla posizione di Rada. Sicuramente si perdono dei punti di riferimento e ci saranno cambiamenti a livello tattico e tecnico. La base resta la società, i tecnici e gli allenatori una volta valorizzati possono lasciare ma il punto fermo resta la proprietà".

Parlando di mercato oltre alla possibile operazione in uscita di Rada pensate di fare altro in questi ultimi dieci giorni di mercato?

"Se Rada sarà ceduto dovremo cercare un sostituto, probabilmente ci saranno degli inserimenti anche sulle corsie esterne. Dobbiamo vedere se questi ingressi saranno Under oppure Over. Sabato ci sarà il primo impegno ufficiale valido per il primo turno di coppa Italia contro il Seregno, un test che sarà utile per valutare in quale direzione muoverci".

Alcuni osservatori mettono il Renate fra le favorite del campionato, voi partire con quale obiettivo?

"Non voglio di eccedere di modestia e umiltà, la cosa basilare è fare i punti necessari per mettersi al riparo e garantirsi il mantenimento della categoria. Una volta raggiunti quelli possiamo alzare l'asticella, il campionato di terza serie è ricco di difficoltà. E' indispensabile avere i piedi per terra, pensare a fare un passo per volta".

E' cambiata il criterio con cui sono stati divisi i gironi, per voi cosa cambia rispetto al passato?

"Direi che si equivalgono i vari raggruppamenti, affrontiamo formazioni nuove. Troveremo sulla nostra strada squadre del triveneto del valore di Triestina, SudTirol, Padova e anche Feralpisalò in grado di recitare ruolo da protagonisti. A mio avviso anche il girone B è molto competitivo essendoci le retrocesse unito alla presenza dell'ambizioso Modena. Nel C mi sembra che più o meno il valore sia simile".

Il covid continua a far paura, nel calcio come nella vita siamo nella fase di convivenza con il virus, il ritorno seppur parziale del pubblico è un elemento fondamentale per le società

"Ci auguriamo che il virus non condizioni troppo il campionato come avvenuto in alcune fasi della scorsa stagione, il ritorno del pubblico negli stadi è fondamentale per diversi motivi. Non soltanto a livello economico, ma anche perchè con la gente all'interno dei nostri impianti si vive il calcio con maggiore entusiasmo".