INTERVISTA TC - Ghirelli: "Esclusioni? Tenuto botta. Ora riammesse e ripescate"

25.06.2019 19:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ghirelli: "Esclusioni? Tenuto botta. Ora riammesse e ripescate"
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sei posti da occupare, tra ripescaggi e riammissioni. La Lega Pro viaggia spedita verso il futuro, lasciandosi alle spalle chi non riesce a rimanere al passo con i tempi, i pagamenti e le scadenze. La scure dei nuovi regolamenti, a mezzanotte, si è abbattuta su Albissola, Lucchese e Siracusa che non hanno presentato domanda di partecipazione al prossimo campionato. E si abbatterà, con grande probabilità, anche su Arzachena, Foggia e Palermo (in Serie B ma con ovvie ricadute sulla terza serie), viste le certificazioni incomplete alla scadenza. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, al termine del Consiglio Direttivo odierno.

A meno di clamorosi colpi di scena, sei squadre ai saluti. 
"A me ne bastava una per non essere soddisfatto. Purtroppo sapevamo che sarebbe stato difficile, viste alcune situazioni pregresse. Di positivo c'è un dato di fatto. Quello che la Lega Pro regge dal punto di vista complessivo ha tenuto botta, soprattutto a livello di impiantistica. Fino a qualche mese fa una quarantina di stadi non erano a norma. Ci siam dati da fare, i comuni hanno risposto, i club pure e il trend è migliorato notevolmente. E mi rincuora pensare che parte dei posti vacanti verranno dati a squadre virtuose tramite l'istituzione della riammissione. Questo è un cambiamento di cultura, abbiam voluto evitare nuovi casi Santarcangelo".

Palermo e Foggia out. Entrambe nell'ultima stagione in Serie B.
"Eppure giusto un anno fa si era giustificata la diminuzione a 19 club, in cadetteria, con la presenza di un progetto di sostenibilità economica. Visti i risultati, non mi sembra proprio che sia così. E dispiace tantissimo per i tifosi di due piazze spettacolari che tanto hanno dato al nostro calcio. Riguardo i satanelli, la parte di iscrizione che deve essere controllata dalla Lega Pro è completa. Il problema è su quella parte che verrà predisposta ad altri controlli".

A saltare anche qualche realtà ormai consolidatasi in Lega Pro.
"Penso che se ad Arzachena fossero intervenuti prima forse ce l'avrebbero fatta ma non posso giudicare le situazioni interne. A Lucca, invece, si è arrivati alla conclusione di un processo che si sarebbe potuto chiudere già mesi fa e così avremmo evitato quest'ultimo passaggio. A Siracusa, infine, c'era una situazione che si prestava alle difficoltà che si erano manifestate nel corso del campionato. E spiace moltissimo anche per Albissola e per la questione stadio che in questo caso non si è risolta nel migliore dei modi".

Dalla Serie D, tramite i ripescaggi, potrebbero arrivare club blasonati...
"Ogni squadra che arriva e bene accetta. Logicamente se sono grandi squadre che hanno una storia è evidente che possono darci una mano in quanto a visibilità. Però non dimentichiamoci che il prossimo anno vivremo favole come quelle di Picerno e Pianese". 

Possiamo dire che non vedremo sfilze di penalizzazioni il prossimo anno?
"Possiamo dire che la stragrande maggioranza delle fideiussioni presentate sono bancarie mentre le poche assicurative sono tutte di primo livello con un rating alto. Visto quanto accaduto un anno fa, direi che è un successo. E poi con le nuove regole sarà difficile che i banditi riescano a entrare nel nostro mondo".  

La partenza stavolta sarà sicura?
"Dico 25 agosto in punta di penna. Non dimentichiamo la partita ancora aperta sulla defiscalizzazione. Le nostre società e la Lega tutta si sono mosse in tal senso: regole ferree, aumento di credibilità, playoff dalla partecipazione incredibile. Adesso aspettiamo risposte. Mi auguro che governo e parlamento deliberino in tal senso, non vedo perché non dovrebbero farlo. E se così non sarà logicamente ci saranno conseguenze tutte da valutare".

Chiusura con le nuove regole sul minutaggio.
"Noi dobbiamo scommettere sul futuro. Finora valorizzazioni e prestiti non hanno permesso di costruire il futuro che vorremmo. E' anche vero che le nostre società rischieranno di soffrire in questa fase di transizione, finché non partirà la patrimonializzazione delle proprie rose. Ma non c'è altro modo per andare avanti.
Per quanto riguarda le liste over abbiam fatto un ragionamento: una decina di squadre sono di passaggio in C, hanno l'obiettivo di salire il prima possibile di categoria. Quindi loro dovranno offrirci grande spettacolo, grande pubblico, una copertura televisiva di tutto rispetto e giocatori di spessore. Le piccole, invece, saranno chiamate a patrimonializzare i propri giovani, a far crescere il proprio territorio. Dobbiamo valorizzare le differenze, inutile far finta che non esistano. L'unione di grandi e piccole è la chiave per lo sviluppo della Lega Pro".