INTERVISTA TC - Lulli: “Stanno uccidendo la C, adesso nemmeno la Coppa Italia”

07.05.2021 16:30 di Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Lulli: “Stanno uccidendo la C, adesso nemmeno la Coppa Italia”
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Stagione 2017/2018, l’Inter di Luciano Spalletti viene quasi messa alle corde dal Pordenone che allora militava in Serie C arrivando fino ai calci di rigore per decretare il passaggio del turno sotto le luci di San Siro. Tra i protagonisti dei neroverdi c’è Luca Lulli, centrocampista sempre titolare in quella Coppa Italia con la squadra di Leonardo Colucci. Lo stesso Lulli è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare la decisione di escludere la Serie C dalla Coppa Italia.

La Serie C senza Coppa Italia, che ne pensi?
"Io penso che le società di A e B stanno uccidendo la Serie C, ci stanno facendo fuori da tutto. Io che ho vissuto la Coppa Italia da protagonista era una cosa bellissima. E' una competizione che ci permetteva anche solo per una volta di confrontarci con grandi realtà. Tolgono la bellezza e la purezza del calcio".

Che ricordi ti porti di quell’esperienza con il Pordenone?
"Mi porto dietro sensazioni bellissime. All'inizio eliminammo squadre di C e B come Lecce e Venezia ma che ricordi quelli con Cagliari e Inter. Spesso riguardo quelle partite, è l'essenza del calcio: il suono della Serie A, sfidare gente come Icardi e Brozovic era tutto un sogno. A San Siro siamo riusciti ad andare anche ai rigori contro calciatori che adesso sono titolari nelle squadre top europee".

Rimpianti per quel rigore fallito?
"Sono stato anche fortunato perché non è stato l'errore decisivo, non avevamo mai tirato un rigore in partite ufficiali. Mi sono ritrovato a giocare 120 minuti e sono arrivato anche stremato sul dischetto. Ripeto è stato tutto un sogno, io a San Siro c'ero stato ma soltanto da tifoso dell'Inter".

Torniamo al presente. Alla Cavese prima da titolare, poi fuorilista fino al reintegro con tanto di fascia di capitano e ad aprile la risoluzione. Una stagione travagliata.
“Siamo partiti in ritiro e mister Modica mi ha messo subito dentro, la società poi ha deciso di mettere fuori me, Matera e Germinale. Loro dopo il fallimento del Trapani hanno deciso di puntare sui giovani e sul minutaggio, poi hanno provato a limitare i danni con una campagna acquisti che andava fatta prima e non a gennaio. Non è stata una stagione facile”.

Adesso il tuo futuro?
“Sta facendo tutto il mio agente Giovanni Tateo, nel frattempo mi sto allenando con un preparatore per farmi trovare pronto. Lui sta parlando con qualche società di C, ancora sono solo chiacchiere in questo periodo”.

Sei anche un ex Sambenedettese, cosa ne pensi della situazione che si è venuta a creare?
“La piazza di San Benedetto non si merita tutto questo. Io vivo lì ormai da sette anni nei mesi estivi, ho avuto la fortuna di indossare quella maglia e abbiamo fatto una grande stagione. Ho tanti amici in Curva, la vivo in prima persona”.