INTERVISTA TC - Morrone: "Carpi, dispiace. Eravamo in zona playoff"

16.08.2021 17:00 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Morrone: "Carpi, dispiace. Eravamo in zona playoff"
TMW/TuttoC.com

Dall'avventura al Carpi alla riforma, tanti argomenti trattati ai microfoni di TuttoC.com da Alfonso Morrone attuale presidente di ADICOSP e responsabile nazionale “Calcio” di Italia Viva.

Cosa sta succedendo nel calcio? Tante squadre gloriose non si sono iscritte.
"Purtroppo non si sono iscritte società gloriose e che nel recente passato hanno vissuto il palcoscenico della Serie A. Da quello che leggo molte di queste se avessero avuto a disposizione competenze di persone altamente professionali credo che adesso erano regolarmente pronte a giocare nel campionato di appartenenza. Lo dico da addetto ai lavori e soprattutto da Presidente di ADICOSP che molte responsabilità sono da ricondurre ai presidenti poiché spesso si avvalgono di collaboratori privi di adeguate competenze. È giunta l’ora di rendere più stringenti e vincolanti le attuali norme tali da condurre le Società ad avvalersi esclusivamente di manager preparati e altamente professionali".

Cosa è successo a Carpi?
"In particolar modo mi dispiace moltissimo dell’esclusione del Carpi. Ho avuto il privilegio di lavorare in quella piazza per alcuni mesi e conosco bene la passione genuina che i tifosi e appassionati biancorossi hanno per la propria squadra. Da quel che so purtroppo c’è stata la leggerezza di non aver rispettato i termini in sede di iscrizione per quanto riguarda la rateizzazione di contributi e imposte. Finché ci son stato io la gestione era fluida ed avendo avuto anche la responsabilità tecnica posso affermare che non vi era nessun allarme, supportati anche dai risultati calcistici. Finché son stato operativo eravamo in piena zona Play Off. Poi avendo avuto problemi con un socio le strade si sono divise ed onestamente non saprei cosa possa essere successo. Riallacciandomi alla precedente domanda riguardo le professionalità all’interno di un club, sicuramente la mia esperienza avrebbe evitato che si incorresse in un mancato rispetto dei termini. Nelle ultime settimane però ho avuto contatti frequenti con il Sindaco Bellelli e Claudio Lazzaretti per far sì che Carpi possa ripartire dalla serie D con rinnovate ambizioni. Mi sento legato a questi colori e se posso mettere a disposizione le mie competenze lo faccio con molto piacere".

Serve la riforma?
"Abbiamo la fortuna di avere a capo della FIGC Gabriele Gravina che pian piano sta riordinando il nostro movimento. Lo sento spesso e vi assicuro che è determinatissimo a mettere in pratica questa riforma auspicata da molti. La modifica dei format dei campionati deve recare maggiore sostenibilità ai club che stanno cercando di sopravvivere durante questa pandemia. Giusto che la FIGC si appelli al Governo per ottenere contributi alle Società ma allo stesso tempo bisogna creare un circolo virtuoso nel quale i club possano avere più ossigeno. Ma la riforma non può limitarsi solo ai format. Bisogna investire sulla formazione dei futuri manager perché il calcio ha sempre più bisogno di professionalità e sempre meno di faccendieri o avventurieri di turno".

Come ripartono i club esclusi?
"La ripartenza di questi club esclusi deve passare dai Sindaci tramite l’Art. 52 comma 10 delle Noif. Leggo che c’è la possibilità di far rinascere il calcio almeno dalla D in queste piazze importanti e rappresentanti di  club gloriosi e blasonati. Il mio auspicio è rivederli nel prossimo futuro nei campionati professionistici".

Riguardo la sua avventura in politica?
"Da qualche settimana ho iniziato un mio percorso politico occupandomi sempre di sport e di calcio in particolare. Negli ultimi anni le istituzioni calcistiche hanno sempre più dialogato con esponenti del Governo per migliorare questo movimento. Negli ultimi tempi, come ADICOSP, abbiamo interloquito molto con le autorità politiche. Prima con lo staff del Ministro Spadafora ed ora con il Sottosegretario Valentina Vezzali. Un importante risultato lo abbiamo raggiunto. Grazie a Adicosp per la prima volta il direttore sportivo è riconosciuto come lavoratore sportivo sia nel professionismo che nei dilettanti. Il Decreto Legislativo 36 del 28/02/2021 finalmente sancisce questo principio. Avendo avuto contatti a livello personale con esponenti di Italia Viva, il Vice Presidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato e la Senatrice Daniela Sbrollini mi hanno proposto questo incarico di Responsabile Nazionale “Calcio” che io ho accettato con grande entusiasmo e senso di responsabilità".