INTERVISTA TC - Morrone: "Niente playoff? Spareggio Reggiana-Bari"

09.05.2020 17:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
Fonte: Raffaella Bon
INTERVISTA TC - Morrone: "Niente playoff? Spareggio Reggiana-Bari"

Alfonso Morrone, presidente dell'ADICOSP, in esclusiva per i microfoni di TuttoC.com parla a 360 gradi tra un calcio che difficilmente riuscirà a riprendere, specie nelle categorie minori, e le tante discussioni su promozioni e retrocessioni.


Presidente qual è la sua considerazione in merito alla ripresa o meno dei campionati?

"Negli ultimi giorni ho notato aperture da parte del Governo a rendere meno rigide le prescrizioni sanitarie  da rispettare per le categorie minori affinché si possa cominciare ad allenarsi e poi giocare. Non entro nel merito perché non sono un medico e mi fido delle autorità scientifiche preposte. Prendo atto però che la Lega Pro porterà in Consiglio Federale la volontà dei club a non proseguire come credo sarà anche la volontà della Lnd. Serie A e B fanno storia a se perché, principalmente per la massima serie, la ripartenza non ha soltanto una rilevanza sportiva perché c’è in gioco più di 200mln di euro di diritti Tv che è giusto ricordarlo vengono poi distribuiti anche nelle categorie minori come previsto dalla Legge Melandri".

Nelle categorie dove sarà sancito lo stop come bisognerà agire poi per decretare promozioni e retrocessioni anche in virtù delle decisioni assunte dall’ultima assemblea di Lega Pro?



"Credo che tutte le istituzioni calcistiche in piena emergenza possono mettere in atto solo misure che vanno nella direzione del minor danno possibile. Personalmente, se non si giocasse, garantirei le promozioni e bloccherei le retrocessioni. Siamo in tempo di guerra e bisogna mettere in atto iniziative che hanno il requisito della eccezionalità del caso. Non mi riferisco solo alla serie C perché il problema lo avranno anche le altre Leghe. Compito arduo lo avrà la Lnd che dovrà decidere sui 9 gironi che contemplano ben 4 retrocessioni cadauno. Considerando che le prime hanno il sacrosanto diritto di salire nei professionisti credo che per le retrocessioni valga il concetto espresso prima. Il Consiglio Federale dovrà dettare le regole per i campionati che non volgeranno a termine così da uniformare i provvedimenti".

E la quarta della C che dovrà salire in B?

"Io rimango dell’idea, anche in virtù di questa piccola apertura sui protocolli da adottare, che bisogna giocare i playoff e onestamente le 28 società che ad oggi avrebbero il diritto a giocarli avrebbero dovuto votare in tal senso. Invece solo 16 club erano favorevoli a giocarsi la promozione. Lo ripeto, chi delle 28 società aventi diritto, nel pieno rispetto degli adempimenti sanitari, accettasse di giocarli, si decide una regione in cui far disputare partite ad eliminazione diretta così da decretare la quarta promossa. Onestamente non sono d’accordo con il coefficiente che leggo per ammettere la quarta promossa in B. Non è giusto che Reggiana e Bari che hanno giocato più partite alla fine siano danneggiate. Ho fatto due conti e se si contasse fino alla 26esima giornata ci sarebbe un parimerito Reggiana e Bari. Conosco bene il coefficiente di ponderazione ma fu istituito dalla Lega Pro due anni fa in sede di composizione dei gironi in numero diverso, poi non avvenuta, per decretare chi doveva partecipare ai Playout. In quel caso si sapeva in partenza che non tutti avrebbero disputato lo stesso numero di partite qui invece non si è giocato per cause eccezionali. Se non si potessero giocare i playoff sarebbe bello uno spareggio Reggiana-Bari. Secondo me sono loro le più meritevoli sul campo".

Come potrà ripartire la prossima stagione di serie C di fronte a questa crisi economica dovuta al Covid19?

"Lo sto dichiarando da diverse settimane che ora più che mai è importante l’attività del Governo a supporto della Lega Pro ma anche del calcio dilettantistico. Abbiamo bisogno di contributi a fondo perduto. Come Adicosp abbiamo chiesto formalmente al Ministro Spadafora di agire in tal senso per poi adottare tutti gli ammortizzatori sociali e fiscali che andrebbero ad alleggerire i costi gestionali delle Società calcistiche. Adicosp ha chiesto di applicare la Cassa Integrazione in deroga per tutti lavoratori sportivi, direttori e segretari compresi. Sembra che nel prossimo Decreto Cura Italia Bis finalmente verrà riconosciuta. Questo deve essere solo un inizio perché poi bisogna mettere in protezione tutto il movimento e per questo poi ci confronteremo con le Leghe. Noi come Adicosp quindi siamo per gli sgravi fiscali anche per quanto riguarda la parte salariale, mantenendo solo la parte contributiva che garantisce ai tesserati la futura pensione. Sono d’accordo con Il Presidente Ghirelli per abolire l’Irap. Anche per me è una imposta iniqua per le aziende figuriamoci per quelle del settore sportivo professionistico che svolgono una funzione sociale importante. Una cosa però vorrei dirla. Adicosp finalmente può rappresentare la figura dei Direttori, Segretari e Collaboratori Sportivi in ambito federale e cercherà di difendere i nostri colleghi di fronte a questa crisi economica. A tal riguardo credo che il calcio abbia bisogno di una riforma radicale, partendo dall’ordinamento dei campionati. Però sul tavolo delle riforme non bisogna mai perdere di vista il fatto che un drastica riduzione dei club segue una forte diminuzione di posti di lavoro. Per questo son d’accordo sull’introduzione del cosiddetto semiprofessionismo che renderebbe più sostenibile una categoria cuscinetto tra i dilettanti e i prof e che salvaguarderebbe molte buste paga che in terza serie servono a portare avanti numerose famiglie".